la vicenda
Interruzione volontaria di gravidanza, la testimonianza di una giovane donna
Il racconto delle tante difficoltà incontrate in Regione successivamente alla decisione di abortire. A parlarne è colei che l’ha vissuto sulla propria pelle
Il racconto delle tante difficoltà incontrate in Regione successivamente alla decisione di abortire. A parlarne è colei che l’ha vissuto sulla propria pelle
Da qualche tempo davanti alla clinica di Ancona un gruppo di persone di associazioni sta manifestando il proprio dissenso alle interruzioni volontarie di gravidanza. Un tema che divide, sul quale si scontrano posizioni differenti
Galano: «Occorre una seria regolamentazione sull’obiezione di coscienza e vogliamo aprire un tavolo di confronto permanete con la Regione affinché venga attuato un controllo serio»
Secondo i dati Istat 2016, nelle Marche, sono il 70,1%. «L’applicazione della 194 è più puntuale a Senigallia mentre a Fermo, Ascoli Piceno e Jesi si incontrano più difficoltà», dice il presidente della commissione regionale Sanità
Si è parlato dell’applicazione della legge 194/78 e dell’interruzione volontaria di gravidanza, quale diritto all’autodeterminazione e alla salute femminile, all’incontro tenutosi ieri nella sede della Cgil Marche. Fra i relatori l’ex ministro Livia Turco
All’Urbani i ginecologi di ruolo sono tutti obiettori sull’aborto, compresi i nuovi assunti. L’Asur è stata costretta a organizzare una equipe “itinerante” a tutela della legge 194