città
Ancona perde un baluardo della ristorazione: fallisce Da Baldì
Il covid affossa uno dei baluardi della ristorazione di Ancona. Lo storico ristorante Da Baldì chiude per fallimento. All’asta la gestione
Il covid affossa uno dei baluardi della ristorazione di Ancona. Lo storico ristorante Da Baldì chiude per fallimento. All’asta la gestione
Il consigliere del Pd chiede alla Regione di costituirsi parte civile dopo l’inchiesta della Guardia di Finanza di Fermo che ha portato alla denuncia di 11 imprenditori
Per alcuni è una scelta, per altri rappresenta un fallimento su cui misurano il proprio valore. Ecco alcuni motivi per cui la promozione non arriva
Il Giudice ha nominato tre curatori fallimentari. Rischio nuova ecatombe occupazionale: per i lavoratori, in cassa integrazione per cessazione fino al prossimo 15 maggio, si apre il baratro del licenziamento
Finalmente è stato acquistato all’asta, per oltre 2 milioni di euro, il palazzo mai completato: la sua edificazione doveva riqualificare una zona importante come il bastione del rione Porto ma dare anche una risposta abitativa per il centro storico
Dei 22 appartamenti ancora da realizzare nel rione Porto con la mancata valorizzazione delle mura urbiche, rimangono solo un grosso scheletro e il degrado: sono in vendita per 1,5 milioni di euro
Nuovo tentativo sui due lotti nei pressi del porto: ora versano in uno stato di degrado ma il progetto iniziale prevedeva piazza, albergo, museo, appartamenti, negozi, parcheggi e verde pubblico a ridosso del lungomare Mameli
È previsto il 3 dicembre il nuovo tavolo di confronto per tentare di giungere ad una soluzione nella spinosa vertenza del fallimento della catena di arredamenti. Nelle Marche sono 140 i dipendenti “in ballo”
Gli imprenditori avevano sottratto il patrimonio di una impresa edile di Ancona, facendolo confluire in un’altra società creata ad hoc per non pagare i creditori
Stanziando circa 1000 euro, l’amministrazione ha incaricato la municipalizzata Jesiservizi di rimuovere i materiali abbandonati in un piazzale della Zipa precedentemente occupato da un’impresa ora non più operativa
L’azienda fa spazio alla Senamarmi, una realtà mista di persone che si sono rimboccate le maniche. Il nuovo amministratore unico è Fausto Conigli, ex sindaco di Trecastelli: incontro positivo in Comune, cauta invece la Cgil
La tendenza a non portare a termine attività e progetti lasciandoli incompiuti può comportare malessere e frustrazione. Per sbloccarsi occorre rintracciarne le cause profonde
Il sindaco Pugnaloni: «Il fallimento della società ha convenuto in giudizio l’Ente comunale chiedendo danni per quattro milioni di euro. La buona notizia invece è che l’opera è stata finanziata da questa Amministrazione con fondi propri di bilancio»
Un miliardo e 575 milioni di euro per risarcire i risparmiatori vittime dei crack bancari. Niente arbitrato e corsia preferenziale per chi è in difficoltà
Appello del presidente dell’associazione jesina, Enrico Filonzi, ad unirsi e fare fronte comune. Le somme per i rimborsi, secondo il presidente di Dipendiamo Banca Marche, Sandro Forlani, «dovrebbero essere trovate nei ricavi che ha attualmente la Bad bank che è venuta in possesso dei crediti inesigibili di Banca Marche»
Ieri (14 giugno) la società che gestisce il Sanzio ha depositato in Tribunale il piano concordatario e tra un paio di settimane si conoscerà la decisione del giudice in merito al fallimento
L’azienda non era in grado di soddisfare i creditori, il giudice ha chiesto integrazioni che non sono state ritenute sufficienti ed ha optato per il fallimento. Tanto più che non vi erano offerte vincolanti per l’acquisizione da parte di un altro soggetto. E questo ha determinato anche la non concessione dell’esercizio provvisorio
Clima teso questa mattina nella sala consiliare di Palazzo del Podestà a Fabriano, dopo la notizia del fallimento dell’azienda data ieri. «Non è possibile che ne siamo venuti a conoscenza tramite i mezzi di informazione», dicono le tute blu
A dichiararlo, il Tribunale di Ancona con sentenza del 15 febbraio scorso e resa nota in questi minuti. Una nuova ecatombe occupazionale. Coinvolti circa 245 operai che, quindi, non hanno più un posto di lavoro
L’intesa prevede l’applicazione del contratto di solidarietà ad ore con una media per tutti i lavoratori del 40% e interesserà 83 dipendenti su 96, realizzando così un risparmio di circa 900 mila euro all’anno ai quali si aggiungono risparmi pari a circa 500 mila euro derivanti dal taglio delle indennità, la riduzione degli straordinari e l’applicazione della flessibilità
Ieri (6 dicembre) alle 10,30 i lavoratori sono tornati a produrre sigarette ma il rischio del fallimento non è scongiurato. Interrogazione del consigliere regionale Gianluca Busilacchi
Il dipendente della fabbrica di Chiaravalle ha chiesto di rimanere anonimo. La sua lettera è toccante. «La mia è la condizione di tutti in fabbrica. Non ci abbandonate. È Natale anche per noi le nostre famiglie»
Gli operai lavoreranno da lunedì a mercoledì per non gettare via il tabacco già preparato. Poi si fermeranno, sperando che sia almeno attivato l’esercizio provvisorio per poter continuare a lavorare
260 anni di storia rischiano di finire…in fumo. Parlamentari, sindaco, politici e cittadini difendono una fabbrica che ha donato benessere economico ma anche sociale e culturale. Dalle sigaraie all’incunabolo, al lungo viale dei platani: ricordi di una fabbrica storica e unica.
Oggi il tribunale fallimentare di Ancona ha revocato la procedura di concordato preventivo. In pericolo 80 lavoratori, 65 nella fabbrica di Chiaravalle. L’amministratore Passaretti dice che ricorrerà in appello
Presentata dal capogruppo Gianni Maggi, la mozione sarà discussa domani, 14 novembre, durante la seduta del Consiglio regionale
Tutti viviamo l’errore come qualcosa di intrinsecamente negativo da evitare in ogni modo. Eppure solo imparando a vederlo come normale e ammissibile diventiamo capaci di scusarci, di riparare e di farne esperienza per il futuro
La proposta avanzata dalla società è di tagliare il costo del personale di circa 2 milioni di euro per far tornare i conti in ordine e quindi evitare il fallimento: o tagli agli stipendi o sarà attivata la procedura per dichiarare gli esuberi
Da ottobre il collegamento con Fiumicino sarà cancellato. Alitalia operava sei percorrenze quotidiane ma nella nuova programmazione invernale della compagnia aerea non compaiono più. L’on. Emanuele Lodolini ha presentato un’interrogazione in Commissione Infrastrutture
L’imperativo ad avere successo può soffocare il piacere e l’entusiasmo di ogni progetto sotto l’ansia della competizione e la paura di non essere accettati. Ma il vero successo è realizzarsi come persona, e la passione non ha bisogno di riconoscimenti per dare felicità
Chiude l’iconico brand americano dopo anni di perdite spaventose. Nei primi anni Duemila era il marchio degli hipster, simbolo del lavoro etico, poi lo scandalo e i debiti