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Volley, la Megabox Vallefoglia saluta una stagione da ricordare

La maggior parte delle formazioni di A1 hanno già definito gran parte del proprio roster e per la società neopromossa in A1 c’è poco tempo per festeggiare. Si giocherà ancora al PalaDionigi?

La Megabox Vallefoglia ha fatto festa con il Sindaco

VALLEFOGLIA – Appena il tempo di una cena per fare festa e dare il “rompete le righe” ad una stagione incredibile con i ringraziamenti anche dell’amministrazione comunale, che resterà nella storia di questa società. I vertici societari sono già al lavoro alacremente sui tre capitoli principali che riguardano il futuro della società: impianto, budget, roster.

Per quanto riguardo il palas, infatti, non solo l’altra neopromossa Roma deve affrontare un problema di questo tipo.

La società biancoverde e il sindaco vorrebbero che la squadra rimanesse a giocare al PalaDionigi nel quale, tuttavia, urgono dei lavori per rendere l’impianto a norma per giocare partite di serie A1. Il tema della capienza, considerando anche l’incertezza circa il numero di presenze possibili è il tema principale perché gli attuali 500 posti sono insufficienti, da portare almeno a 1000, mentre l’altezza minima richiesta al soffitto è sempre 8 metri sia per la A2 che per la A1. Il problema dell’impianto ha costretto, ad esempio, la Lardini Filottrano ad emigrare prima a Osimo poi a Jesi nelle stagioni di A1 con le conseguenze del caso in termini di costi e di fidelizzazione con sponsor locali. La sintonia tra società e amministrazione comunale apre orizzonti sereni per il futuro.

Il Sindaco del Comune di Vallefoglia Palmiro Ucchielli ha infatti premiato con una targa Ivano Angeli per la promozione in A1: «Ivano è un uomo del fare, come è tipico della gente di questo territorio, e la sua capacità e forza di volontà non ha limiti. La serie A1 è un traguardo meritatissimo, ma sono convinto che ne arriveranno altri nei prossimi anni»

A proposito di costi occorrerà risolvere a breve il nodo del budget a disposizione del DS Babbi per rinforzare la squadra e garantirsi di poter lottare per la salvezza. In una A1 a 14 squadre saranno due le formazioni a retrocedere. Il presidente Angeli è già a lavoro per ampliare la compagine di sponsor che sostengano la squadra e, con gli anni d’oro della Scavolini Pesaro, la pallavolo femminile di altissimo livello non è certo una novità in zona.

Occorre budget superiore rispetto a quello della stagione appena conclusa perché di certo serve un opposto di ruolo, magari straniero e uno schiacciatore titolare ma, come sempre accade, è la regia il punto di partenza di ogni squadra. Balboni ha fatto bene ma a 30 anni non ha mai avuto la possibilità di essere titolare in massima serie. Pamio dovrebbe restare così come Kramer cresciuta molto nel corso di questa prima stagione europea. Ha ancora margini e coach Bonafede potrebbe voler puntare ancora su di lei. Bacchi si ritirerà. In dubbio la conferma del libero Bresciani.

Il punto di partenza è coach Bonafede, tra i pochissimi allenatori nella storia della pallavolo italiana ad aver firmato addirittura un contratto quinquennale la scorsa estate.

Nel corso della festa finale il presidente Ivano Angeli, con una punta di commozione, ha detto, rivolgendosi alle ragazze: «Vi ringrazio di cuore per tutto quello che avete fatto, mi avete fatto un regalo che non dimenticherò. Nessuno di noi, io per primo, si aspettava un risultato del genere. Magari verranno altre giornate come questa, chissà, ma credo che questa gioia resterà insuperabile. Può darsi che le strade tra alcuni di noi si separeranno, ma questo fa parte della vita. Ci unirà sempre, però, questo ricordo felice di un successo che abbiamo conquistato assieme in questo modo così inatteso e sorprendente».

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