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Volley, il campionato di serie A2 femminile non è un evento: niente pubblico

Zero spettatori alla Marpel Arena per l’esordio in campionato della Cbf Balducci Macerata contro Martignacco. Il governo non torna sulle decisioni

La Cbf Balducci Macerata

MACERATA – Sembra assurdo ma è ormai certo che mentre 1.000 spettatori domenica 20 settembre potranno assistere alla semifinale di ritorno di Supercoppa maschile in programma all’Eurosuole Forum di Civitanova M. tra Cucine Lube e Itas Trentino alle ore 17.30, nessuno potrà assistere invece alla prima di campionato alla Marpel Arena di Macerata della Cbf Balducci HR Macerata che ospita le friulane di Martignacco.

Il motivo è che alla Lube è stata accordata una deroga perché si tratta di un evento che ha i crismi dell’eccezionalità. La stessa squadra di De Giorgi, che in campionato esordisce il 27 settembre ospitando la settimana dopo Ravenna, andrà incontro allo stesso destino.

La notizia in parte già annunciata nel corso della presentazione della squadra lo scorso sabato, tenutasi nell’azienda main sponsor a Montecassiano, sembrava poter essere revocata dal governatore Luca Ceriscioli. Lo stesso sindaco di Macerata Romano Carancini, presente all’evento, si era adoperato in prima persona per intercedere ma la deroga non è arrivata, non è nei poteri del presidente della giunta regionale poterla esercitare ma solo del Governo, e quindi nulla di fatto nonostante la buona volontà e domenica i tifosi restano a casa.

Buon per la Megabox Vallefoglia, l’altra squadra marchigiana in A2, che esordisce sabato in trasferta sul campo di Soverato e quindi non avrà il problema di giocare nel palas di casa senza il pubblico amico, ma l’impressione è che la situazione resterà tale almeno per qualche settimana e quindi ne risentiranno tutti. La serie B comincia il 7-8 novembre e magari per allora qualcosa sarà cambiato.

In un palazzetto con 2100 posti di capienza come quello di Macerata sembra assurdo non poter autorizzare almeno 500 persone, il 25%, ad assistere sapendo che la distanza sarebbe garantita.

Dura lex sed lex” dicevano i latini ma è chiaro che ci rimettono tutti: dalla società (introiti, immagine, sponsorizzazioni, visibilità) allo spettacolo (che non è tale se nessuno lo può fruire), alle atlete che senza il pubblico rischiano di perdere la componente agonistica.

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