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Vela, il dorico Filippo Pacinotti sul tetto del mondo nel Melges20

L'equipaggio dell'armatore anconetano ha trionfato nell'Argentario mettendosi alle spalle gli inseguitori Russian Bogatyrs e Fremito d'Arja. Netta la vittoria di Brontolo Racing

Pacinotti Winner
La festa dell'equipaggio di Brontolo Racing

ANCONA- Il campionato del mondo di Vela Melges20, disputato a Cala Galera, parla la lingua anconetana. Lo fa perchè sul gradino più alto ci si è piazzato il dorico Filippo Pacinotti al timone della sua Brontolo Racing arricchendo un palmeres sensazionale che vantava già successi nel Melges20 World League 2018 e nel campionato europeo 2019. Con lui i compagni di sempre, dal figlio Andrea fino al tattico Manuel Weiller senza dimenticare Federico Michetti, fidato scudiero di tante battaglie.

Si è trattato di un’autentica galoppata per l’imbarcazione di Pacinotti capace di piazzarsi avanti alle altre da subito nonostante le condizioni meteo non certo favorevoli sul promontorio dell’Argentario: «Siamo orgogliosi di aver raggiunto questo importante risultato, e pensare che fino a qualche mese fa sembrava inverosimile poter tornare a regatare in un anno così complicato. Due anni fa, a Cagliari, perdere il Mondiale per 1 punto nell’ultima prova ci ha insegnato a mantenere alta la concentrazione per tutta la durata dell’evento. Sicuramente abbiamo capito meglio il concetto di consistenza. E’ un grande orgoglio per me portare, dopo il titolo Europeo, anche quello Mondiale ad Ancona».

I parziali (1-1-2-1-2-4-1-1) hanno regalato uno spaccato inequivocabile della gara con Pacinotti in grado di staccare di 21 punti gli inseguitori Russian Bogatyrs di Rytov e Fremito d’Arja di Dario Levi: «Spero che il successo di Brontolo possa essere un messaggio positivo, di ripartenza, in questo anno così particolare. Il più sentito dei ringraziamenti va al mio equipaggio che mi ha accompagnato fino a questo importante traguardo. Un grazie quindi a Manuel, Federico e a mio figlio Andrea, che con la sua presenza è riuscito a rendere anche più dolce il sapore di questa vittoria».

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