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URA: «In questo momento l’importante è stare a casa. La stagione? Si vedrà»

Il presidente biancoverde Cimino ha raccontato il momento che sta vivendo una delle principali realtà marchigiane della palla ovale. Quando l'emergenza finirà in cantiere ci sono tante iniziative in casa dorica

Ernesto Cimino
Ernesto Cimino (a dx) con Adrian di Giusto e Martìn Castrogiovanni

ANCONA- Come tutti gli altri sport anche il rugby è fermo a causa dell’emergenza Coronavirus. L’Unione Rugbistica Anconitana, una delle principali realtà regionali, da tempo ha preso le dovute precauzioni e sta proseguendo il suo lavoro tra le mura domestiche. Il presidente Ernesto Cimino ha sintetizzato così il momento:

«Tutti i nostri tesserati, dalla Seniores fino all’under12, stanno svolgendo del lavoro a casa per poi svolgere la verifica ad inizio attività. La speranza è quella di riprendere presto ma, guardando le date rimaste, o la FIR si inventa qualche formula alternativa oppure potrebbe essere finita qua la nostra stagione. Si vedrà. Ora l’importante è stare a casa e ci tengo a ringraziare i tecnici e gli accompagnatori che, pur in questo contesto, si prodigano per riempire al meglio le giornate dei nostri giovani». Fin dall’inizio l’URA ha subito preso le dovute precauzioni a salvaguardia della salute di tutti i suoi tesserati:

«Ai ragazzi abbiamo chiesto di stare a casa, non di andare in guerra come i loro nonni anni fa. Stando con le proprie famiglie si possono riscoprire dei valori importanti che magari prima venivano un po’ trascurati. Siamo italiani e rugbisti, ne verremo fuori. Come abbiamo intenzione di festeggiare quando tutto finirà? Con una grande festa, e poi in cantiere ci sono tante iniziative».

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