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Ecco la Tirreno-Adriatico 2020: farà tappa a Castelfidardo e Loreto

La 55^ edizione della Corsa dei Due Mari arriverà a Loreto domenica 15 marzo e ripartirà il 16 da Castelfidardo. Tra i ciclisti al via anche Vincenzo Nibali. Ecco il percorso delle due tappe

CASTELFIDARDO – Fanno festa Loreto e Castelfidardo: le due città ospiteranno la 55esima edizione della Tirreno Adriatico.

La Corsa dei Due Mari 2020 prenderà il via l’11 marzo da Lido di Camaiore, in provincia di Lucca, per concludersi martedì 17 marzo a San Benedetto del Tronto con la cronometro individuale.

Presentata proprio ieri a San Benedetto, la Tirreno Adriatico vedrà tra i partecipanti anche Vincenzo Nibali, due volte vincitore nel 2012 e 2013.

La 5^ tappa: Pieve Torina-Loreto (181km)

L’ARRIVO A LORETO
La carovana ciclistica raggiungerà Loreto domenica 15 marzo, come destinazione finale della tappa numero 5 che prevede la partenza da Pieve Torina e l’arrivo nella città mariana dopo 181 chilometri, passando per Camerino e le salite di Montefano e Osimo, prima di approdare al circuito finale di 25 km, con tre giri pieni di salite attorno a Recanati e Loreto, con pendenze attorno al 10 per cento.

La 6^ tappa: Castelfiardo-Senigallia (179km)

LA PARTENZA DA CASTELFIDARDO
Il giorno dopo, la corsa si sposterà nella città della fisarmonica, dove prenderà il via la sesta tappa con arrivo a Senigallia, transitando per Numana, Ancona, Offagna, Jesi e Ostra.

Esulta il sindaco Roberto Ascani. «Dopo 12 anni la Tirreno-Adriatico torna a Castelfidardo – scrive -. Da parte nostra, con la collaborazione di Senigallia e Loreto, c’è l’intenzione di creare eventi collaterali che possano promuovere il nostro territorio ma soprattutto sensibilizzare alla sicurezza stradale, educare ai valori dello sport e incentivare l’uso della bicicletta come modello di mobilità salutare e sostenibileLavoriamo per portare in prossimità dell’evento anche l’inaugurazione della Pista Garofoli dove vorremmo presentare ai cittadini il completamento di una struttura dedicata non solo ai ciclisti ma in generale ai più giovani sportivi».

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