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Stadio Dorico all’Anconitana per i prossimi tre anni: le reazioni dei protagonisti

Dopo l'assegnazione dell'impianto del Viale della Vittoria di Ancona alla società biancorossa, hanno rilasciato dichiarazioni il presidente Marconi (Anconitana), il patron Cimino (URA) e l'assessore allo sport Guidotti

Dorico
Una visuale dei primi lavori al Dorico di questa estate

ANCONA – Alle 11.30 di questa mattina (venerdì 7 agosto 2020) l’Anconitana del presidente Stefano Marconi si è aggiudicata il bando per la gestione triennale dello stadio Dorico. Il club biancorosso ha superato al fotofinish l’Unione Rugbistica Anconitana (unica contendente dopo la presentazione delle offerte), garantendosi fino a giugno 2023 il rinnovato impianto del Viale della Vittoria, teatro in passato di pagine gloriose di una storia lunga centoquindici anni. Queste le reazioni.

Stefano Marconi, presidente Anconitana: «Il Dorico è sempre stato uno dei nostri obiettivi principali sin dal nostro insediamento nel 2017. Abbiamo vinto sia nell’offerta tecnica che in quella economica a testimonianza della bontà del nostro progetto. Ringrazio l’amministrazione comunale per il suo impegno in questi anni ora al Viale della Vittoria torneranno sia le giovanili e sia la prima squadra».

Ernesto Cimino, presidente Unione Rugbistica Anconitana: «Prendiamo atto delle decisioni che sono state prese dalla commissione preposta e ci congratuliamo con l’Anconitana e con il suo presidente Stefano Marconi per l’assegnazione. Ci riserviamo il tempo necessario per le nostre valutazioni anche a seguito di eventuali richieste di accesso agli atti».

Andrea Guidotti, assessore allo sport del Comune di Ancona: «Sono molto contento della partecipazione al bando. Ciò significa impegno, voglia di collaborare, assumersi responsabilità al fianco del Comune. Sono contento che l’Anconitana abbia la sua casa. Sono altrettanto sicuro che la società di rugby ( che aveva presentato anch’essa una proposta economica ndr) avrebbe gestito bene l’impianto come fa con la sua casa, l’impianto Nelson Mandela. Al di là degli obblighi di legge, delle procedure e degli aspetti economici, pure rilevanti, ritengo che stringere sempre di più il rapporto di collaborazione tra amministrazione e società rafforzi il nostro mondo dello sport e offra garanzie per gli appassionati, i giovani, le famiglie».

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