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Lo Sport fa squadra. Nasce il comitato 4.0 con società di varie discipline: obiettivo sopravvivenza

Senza l’approvazione immediata del credito di imposta sulle sponsorizzazioni si rischia il collasso, considerando che il 98% delle società prevede una riduzione degli sponsor

Il Ministro dello Sport Spadafora

Non solo iniziative destinate alle federazioni di appartenenza per salvare il proprio sport ma ci si muove ai massimi livelli anche in maniera trasversale.

E’ il caso del Comitato 4.0 costituito dalle principali leghe sportive: Lega Pro, Lega Basket serie A, Lega Nazionale Pallacanestro, Lega Basket serie A femminile, Lega pallavolo serie A maschile, Lega pallavolo serie A femminile, Federazione Italiana Atletica Leggera.

Tutte insieme aggregano oltre 300 società che movimentano un budget considerevole e che si sono appellate al governo con richieste precise.

La prima è l’approvazione immediata del credito di imposta sulle sponsorizzazioni con l’obiettivo di salvaguardare l’attività agonistica e la funzione sociale degli sport olimpici ma anche il diritto di migliaia di ragazze e ragazzi di praticare sport di alto livello.

L’ambito normativo della richiesta al Governo è chiaro e riguarda la conversione in legge del Decreto Rilancio. Senza certezze e senza l’apporto degli sponsor un terzo delle società e delle associazioni sportive non è certa di rinnovare l’iscrizione alla prossima stagione sportiva.

I dati esposti nel corso dei numerosi incontri tra dirigenti evidenzia che il 98% delle società prevede una riduzione delle sponsorizzazioni che si traducono in una perdita dei ricavi medi del 40%.

Per lo Stato la perdita di gettito fiscale derivante dal mancato rinnovo dell’iscrizione ammonterebbe a 73 milioni di euro. Nell’attuale stato di incertezza le realtà che si iscriveranno ai prossimi campionati hanno comunque stimato una riduzione del volume di affari e di conseguenza degli ingaggi del 26%, corrispondente a un minor gettito pari 39 milioni di euro. La perdita potenziale di gettito fiscale, senza aiuti strutturali, è quindi pari a 112 milioni. Il credito d’imposta per la fascia di vertice dello sport italiano costerebbe 96 milioni di euro, quindi sarebbe ampiamente ripagato dalla messa in sicurezza del gettito tributario dello sport.

Il tempo stringe e, senza certezza di fruire del credito d’imposta tantissimi sponsor non hanno ancora confermato il proprio apporto per la prossima stagione. Sono molti già i casi di società che hanno fatto un passo indietro. Le Marche hanno perso l’unica squadra in serie A1 femminile che era la Lardini Filottrano. La Vuelle Pesaro ha rinunciato alla massima serie.

Su un campione di 214 società è emerso che il 31% dei club sta valutando se rinnovare l’iscrizione alla prossima stagione sportiva.

La sintesi è che senza un intervento del legislatore anche i conti pubblici ci rimetteranno quindi occorre investire nello sport e nel sostegno alle società. Le misure sono state attualmente all’attenzione del Governo, in particolare del Ministro Spadafora e del Ministro Gualtieri, e l’auspicio è che vengano approvate in modo da preservare il ruolo che lo sport può svolgere come strumento di sviluppo e crescita sociale

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