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Sonaglia e Valenti incoraggiano la Ristopro Fabriano: «Ce la potete fare lo stesso»

I due ex giocatori fabrianesi ricordano quando nel 1979/80 ottennero la salvezza in A2 seppur con un solo americano, a causa dell’infortunio di Cheesman che non poteva essere sostituito

A sinistra Jay Cheesman, americano dell'allora Honky Fabriano nel 1979/80; a destra Leonardo Sonaglia e Rodolfo Valenti in una foto recente

FABRIANO – «In questi momenti così complicati si possono fare due scelte: piangersi addosso, oppure compattarsi e affrontare la difficoltà». 

A parlare sono Leonardo Sonaglia e Rodolfo Valenti, i due migliori giocatori usciti dalla città della carta (insieme a Stefano Servadio), in più di mezzo secolo di storia cestistica, pronti ad incoraggiare la Ristopro Fabriano in questo momento delicatissimo della stagione. C’è da immaginare che se l’anagrafe glielo avesse consentito, sarebbero scesi in campo essi stessi per aiutare la squadra cittadina, ma – rispettivamente a 62 e 65 anni – ciò che possono fare è portare la loro testimonianza e il loro incitamento: «Si può fare, lo stesso!».

Corsi e ricorsi storici…

Oggi la Ristopro Fabriano si trova senza un americano (Davis, “tagliato” dalla società dopo lo “sputo” all’arbitro Scrima e non sostituibile per regolamento almeno fino a gennaio) e senza Santiangeli (operatosi ieri per una frattura al setto nasale, l’intervento è andato bene ma ne avrà per un mesetto).

Ieri, cioè nel campionato di A2 del 1979/80, l’allora Honky Fabriano di coach Alberto Bucci, neopromossa in A2 come ora lo è la Ristopro, fu costretta a giocare dalla sesta giornata di ritorno senza uno dei due americani, Jay Cheesman, che si ruppe il tendine d’Achille alla sesta giornata nel match con la Mobiam Udine.

«Inizialmente fu uno shock – ricorda Leo Sonaglia – perché allora gli americani non si potevano proprio sostituire. E Cheesman era il nostro punto di riferimento, il nostro traino offensivo (19,4 punti a partita, nda), rispetto a Green che era più che altro un saltatore e rimbalzista».

«Ricordo benissimo quei momenti – aggiunge Rodolfo Valenti. – Ero il capitano, ci parlammo, facemmo quadrato: senza tanti giri di parole ci mettemmo sotto, allenamenti sempre più tosti, tanta grinta, potevamo venirne fuori solo così. E tutti uniti riuscimmo a conquistare la salvezza».

Green chiuse a 15,4 punti di media, Paleari a 13,0, Gelsomini a 11,1: «In queste circostanze, bisogna darsi una mano a vicenda e ognuno portare qualcosa in più», prosegue Sonaglia, che in quel campionato produsse 11,2 punti di media da esordiente in A2.

«Non conosco l’attuale squadra di Fabriano, per cui non mi permetto di entrare nei particolari – dice Valenti – ma, in linea generale, posso dire che in situazioni come questa è importante che ogni giocatore superi i propri limiti rispettando le funzioni all’interno della squadra, allenarsi a testa bassa, non abbattersi. Il pubblico deve dimostrare vicinanza e sostegno trasmettendo a tutti il valore della maglia, facendo passare il messaggio che l’A2 ritrovata da Fabriano dopo tanti anni è un patrimonio che non può essere perso subito».

«Insomma, la disavventura deve essere trasformata in una risorsa, deve far scattare una scintilla – conclude Sonaglia: – è l’occasione per tutti di dimostrare il proprio valore adesso che sono investiti di maggiore responsabilità, penso a Benetti, a Marulli, a Matrone, anche ai giovani come Gulini e Re. A parlare è la matematica: senza Davis ci sono 40 minuti e almeno 20 tiri da distribuire tra i “reduci”, anche di più finché non torna Santiangeli. Se gli attuali giocatori li sapranno sfruttare, è una occasione di crescita per sé stessi e per la squadra; poi, una volta presa fiducia, tutto questo sarà un valore aggiunto per il girone di ritorno quando la formazione potrà essere rinforzata. Non è semplice, per carità, ma non è la prima volta che da vicissitudini come questa vengono fuori cose migliori».

Domani, domenica 5 dicembre, intanto, la Ristopro Fabriano – con un solo americano in campo e senza Santiangeli (operatosi ieri) – affronterà la Tramec Cento tra le mura amiche del PalaBaldinelli di Osimo (ore 17). Arbitreranno l’incontro i signori Gianluca Gagliardi di Anagni (Fr), Marco Barbiero di Milano e Massimiliano Spessot di Romans d’Isonzo (Go).

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