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L’Anconitana in visita al Barcaglione per la “Partita con papà”

Nell'ambito dell'iniziativa promossa dall'associazione BambiniSenzaSbarre i giocatori biancorossi si sono recati in delegazione presso l'istituto di detenzione anconetano per disputare un quadrangolare insieme a due squadre di detenuti e una di frati

Un'immagine dell'iniziativa di oggi

ANCONA – Un paio d’ore di calcio e allegria regalando sorrisi ai detenuti e alle proprie famiglie. Ha contribuito anche l’Anconitana alla “Partita con papà” andata in scena quest’oggi presso l’Istituto penitenziario Barcaglione di Ancona organizzata dall’associazione BambiniSenzaSbarre. Un quadrangolare che ha visto la delegazione dorica presente giocare nel campetto del penitenziario tre partite contro due formazioni di detenuti (una con figli e una senza figli) e una selezione di frati minori delle Marche. Una presenza fondamentale quella dei calciatori che è finalizzata a collaborare attivamente e fattivamente al mantenimento del legame affettivo e alla condivisione degli spazi di vita dei detenuti genitori coi loro bambini e famiglie. Non sono mancati gli abbracci, gli scherzi e la polentata collettiva organizzata dai Polentari di Polverigi. Per la cronaca il quadrangolare è stato vinto da Mastronunzio e compagni ma non sono mancati spunti interessanti anche nelle altre squadre.

L’Anconitana si è presentata all’iniziativa con una folta delegazione, capitanata proprio dall’uomo simbolo Salvatore Mastronunzio. Con lui Tommaso Colombaretti, Maikol Martiri, Matteo Piergallini, Nicola Pucci, Juninho Venturim e Christian Trombetta. Per la società presenti il Responsabile del Marketing Massimo Bugari, il Responsabile della comunicazione Massimo Bugari, il fotografo ufficiale Mario Giovagnoli ed il magazziniere Pietro Massacesi:

«Sono iniziative importanti, perchè anche noi possiamo contribuire a portare sorrisi a chi vive la realtà della detenzione – spiega il difensore Colombaretti – Abbiamo trascorso due ore in allegria con i ragazzi detenuti e con i frati divertendoci anche attraverso la nostra passione. E’ difficile vivere lontano dalle persone care, vedere i figli crescere fuori. Partecipare a giornate come queste è bello, perchè con il calcio si possono fare tante cose».

 

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