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«In testa c’è Tokyo, più che Barcellona ’92»: Giovanna Trillini, compleanno con vista sul futuro

La campionessa jesina e oggi tecnica azzurra, a pochi giorni dall'aver compiuto i 50 anni: «Le prossime le Olimpiadi più vicine, bene i ricordi ma c’è sempre da guardare avanti»

Il presidente della Federscherma Giorgio Scarso premia Giovanna Trillini

JESI – «Un compleanno diverso e che ricorderò sicuramente. Speriamo sia stato anche un compleanno di ripartenza e di ritorno alla normalità, dopo un periodo particolare». Così Giovanna Trillini, mito dello sport azzurro e della storia del Club Scherma Jesi, 50 anni compiuti domenica scorsa 17 maggio.

Giovanna Trillini, a destra, insieme alla preparatrice atletica azzurra Annalisa Coltorti e, al centro, l’allieva Alice Volpi, oro mondiale nel 2018

Oggi nello staff tecnico della Nazionale di fioretto, Giovanna ha ricevuto nel corso del lockdown per l’emergenza Covid-19 anche la notizia del rinvio al prossimo anno delle Olimpiadi di Tokyo che si sarebbero dovute tenere in estate. «Stavamo entrando nel periodo clou della preparazione- dice- mi auguro che queste Olimpiadi il prossimo anno si riescano a fare con tanta voglia di guardare avanti».

Allieva del maestro Triccoli, in carriera quattro ori olimpici (e otto medaglie ai Giochi) e nove mondiali, portabandiera per l’Italia alle Olimpiadi di Atlanta nel 1996, Giovanna dice oggi di guardare più al 2021 di Tokyo che non al 1992 di Barcellona, quando pochi mesi dopo un grave infortunio conquistò due ori – prima azzurra a riuscirci nella stessa edizione- gareggiando con un tutore al ginocchio. «Guardo sicuramente a Tokyo: è più vicina e ora c’è da guardare avanti. Bene vivere di ricordi ma più che ai successi passati è importante lavorare per quelli futuri ancora da ottenere».

Dice la campionessa e tecnica jesina: «Mi auguro di poter presto riprendere sia con la Nazionale sia con i piccoli del Club, i loro sorrisi e il loro entusiasmo».

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