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Sambenedettese, Di Pasquale: «Credo che lo stop sia la decisione più giusta»

Il difensore rossoblù si esprime in merito alla decisione del Consiglio di LegaPro, ripercorrendo la sua carriera, tracciando un bilancio dell’attuale stagione, con uno sguardo rivolto anche al futuro

Il difensore della Samb Davide Di Pasquale

Davide Di Pasquale, classe ’96, giunto ormai alla quarta stagione in rossoblù dopo esser cresciuto nel settore giovanile del Pescara e maturato le esperienze di Giulianova e Campobasso, è il primo giocatore a commentare le decisioni appena prese dal Consiglio di LegaPro. Nei giorni scorsi infatti, il Consiglio ha visto i Presidenti delle squadre partecipanti votare all’unanimità lo stop al campionato e la promozione delle formazioni di testa, vale a dire Monza per il girone A, L.R. Vicenza per il girone B e Reggina per quello C. Queste le sue parole: «credo che lo stop al campionato sia la decisione più giusta. Monza, Vicenza e Reggina meritano la B. Possiamo invece discutere sulla quarta promossa, quindi sul criterio del merito sportivo che è stato deciso; è vero che è l’unico dato oggettivo su cui ragionare, ma di sicuro non sarà una soluzione che metterà d’accordo tutti. Bisognerà comunque prendere una decisione prima o poi, ma aspettiamo il Consiglio Federale».

Il giovane difensore ha anche ripercorso il suo cammino calcistico:«sono cresciuto nelle giovanili del Pescara, dai giovanissimi fino alla Primavera di mister Oddo. In quella squadra c’erano giocatori del calibro di Torreira, Da Silva e Paolucci, ed è stata un’esperienza molto formativa prima del salto nel calcio dei grandi, avvenuto l’anno successivo a Giulianova. Lì mi sono confrontato subito con una piazza importante, con un pubblico caldo ed è stato molto importante per la mia crescita. Dopo Giulianova sono passato al Campobasso, sempre in D, anche se già a gennaio sarei dovuto venire alla Samb. Mi chiamò infatti mister Palladini ed io non ci pensai due volte. Poi il trasferimento non si concretizzò subito e venne rimandato alla stagione successiva, quando la Samb, dopo aver vinto il campionato di D, si apprestava ad iniziare la stagione in LegaPro. Ricordo ancora quel mio esordio con la vittoria per 2-1 a Macerata. Sono emozioni che mi porterò sempre con me».

Non manca per Di Pasquale infine, anche un bilancio sull’attuale stagione, che ha visto lo stop forzato per l’emergenza Coronavirus. Di Pasquale è rientrato proprio nell’estate scorsa dopo un brutto infortunio rimediato in occasione della gara di Verona con la Virtus addirittura nel dicembre 2018:«Tornare a giocare una gara ufficiale dopo 7 mesi dalla rottura del ginocchio non era semplice. Ho lavorato sodo per riuscire a recuperare così in fretta e non smetterò mai di ringraziare Marco Minucci che mi ha seguito, insieme a tutto il suo staff, in quei mesi difficili. Devo tanto a lui. Reputo comunque la mia stagione positiva, anche se potevo risparmiarmi le due espulsioni. Se non ci fosse stato lo stop sono sicuro che sarebbe stato l’anno con più presenze in campo dal mio arrivo alla Samb. Per quanto riguarda il mio futuro, ho ancora un anno di contratto, qui sto benissimo. Il problema sarà capire quale futuro si prospetterà per la serie C. Sarà fondamentale un intervento del Governo volto a tutelare i Presidenti di C e D. A questi livelli le società si reggono sulle aziende della proprietà e questo è un momento di difficoltà per tutti. Mi metto nei panni di un presidente che attualmente ha l’azienda che non sta andando, ovviamente penserà prima a salvare la sua attività principale. Per questo ci sarà bisogno di un intervento dall’alto per permettere alle società di sopravvivere con la defiscalizzazione, le casse integrazioni e con costi da sostenere molto più contenuti. Altrimenti qui c’è il rischio reale che tanti calciatori rimangano senza squadra e questo significherebbe per molti perdere il proprio lavoro».

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