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Samb, mister Antonioli: «C’è tanto da lavorare. Squadra di giocatori importanti per la Serie D»

Dopo la vittoria in Coppa Italia col Porto D’Ascoli, presentato alla stampa il nuovo mister Mauro Antonioli, mostratosi fiducioso sulle qualità dei rossoblù, pur consapevole del lavoro ancora da fare

Il nuovo mister della Sambenedettese Mauro Antonioli, a destra, insieme al suo vice Ivan Piccoli, a sinistra

C’era attesa nel derby con il Porto D’Ascoli, pur se valevole per la Coppa Italia e non per i 3 punti in campionato. La risposta della squadra alla scossa data dalla società con il cambio del tecnico, c’è stata, anche se solo a tratti. I rossoblù hanno portato a casa comunque una vittoria di misura per 1-0 che fa pur sempre morale, in vista del prossimo impegno di campionato con il Castelfidardo, previsto per domenica 7 novembre allo stadio “Riviera delle Palme”, alle ore 14:30.

Mister Antonioli, al termine della gara, è stato inoltre presentato ufficialmente alla stampa, descrivendo le sue prime sensazioni e le sue idee su come iniziare a lavorare per dare maggior solidità da una squadra che ha subito tantissime reti e che mostra ancora poca sicurezza nei propri mezzi, dovuti ai risultati che non sono purtroppo arrivati in queste prime giornate di campionato.

Il tecnico Antonioli durante la sua prima conferenza stampa di presentazione

Queste le prime parole del nuovo tecnico rossoblù Mauro Antonioli: «Faccio fatica a valutare i ragazzi, perché abbiamo fatto solo 2 allenamenti. Mi serviva questa partita per cercare anche di conoscere maggiormente il gruppo. Sicuramente, è un gruppo che soffre un po’ di frustrazione, perché comunque non vengono i risultati, in una piazza importante poi, come quella di San Benedetto del Tronto. Il calcio vive di entusiasmo, e sicuramente di cose positive. Quando le cose non vanno bene, i giocatori sentono il peso addosso e la palla diventa più pesante. La prima cosa da guardare naturalmente sono i numeri. La squadra ha subito 15 gol, troppi per chi vuol fare un campionato da protagonista. Quindi, la prima cosa da mettere a posto è la fase difensiva, che non riguarda solo la difesa, ma tutta la squadra nel suo complesso. Nella fase difensiva, nel calcio di oggi, vengono coinvolti tutti, compresi gli attaccanti. Oggi abbiam fatto un primo tempo in cui non abbiamo rischiato, ma prodotto anche poco. Eravamo equilibrati, ma lenti nel giro palla. Nel secondo tempo abbiamo cambiato modulo, siamo andati meglio. Ho visto una buona Samb che, appena fatto il gol, si è abbassata troppo, rischiando di subire il pareggio, indice della poca tranquillità che c’è ora tra i ragazzi».

«Sicuramente c’è tanto da lavorare», continua il mister, «per trovare le soluzioni giuste per questa squadra, comunque fatta di buoni giocatori, importanti per la categoria. Dobbiamo cercare di tirare fuori il meglio da ognuno di loro. Ho visto comunque una squadra propositiva, che si scopre però troppo agli attacchi avversari. Questo è un campionato difficile. È un inferno del calcio, in cui trovi squadre che si difendono tutte dietro la linea della palla, poi se perdi il possesso, subisci contropiedi e magari dei gol, poi difficili da recuperare. Bisogna essere equilibrati, migliorare in tutte e due le fasi. Ci teniamo il risultato che speriamo dia un po’ di morale e buona parte del secondo tempo, ma c’è ancora da lavorare tanto. La società vuole vincere. Ha investito, credo sia una società importante, li ringrazio della fiducia che ci hanno dato. Anche per loro esonerare un tecnico non è stata una scelta facile. Ci hanno dato questa opportunità, dobbiamo cercare di sfruttarla. Io credo molto nel progetto della società, così come credo molto anche nella squadra. Noi siamo convinti di poter far bene. È chiaro che siamo in ritardo, quindi dobbiamo commettere meno passi falsi possibile, crescendo di mentalità. È una società che vuole crescere di categoria. È una grande occasione quindi per sia la società che per noi come staff, che per i giocatori. Dobbiamo creare una mentalità vincente e portare il più in alto possibile questa squadra, senza guardare ora la classifica».

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