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Samb, Miceli: «San Benedetto piazza importante. Il legame è forte, mi auguro di poter continuare»

Il Vice-Capitano della Samb fa il punto della propria stagione, sperando di rimanere ancora a lungo in rossoblù: «Sono molto dubbioso circa un’eventuale ripresa. Per noi della C la vedo molto dura»

Il Vice-Capitano della Sambenedettese Mirko Miceli

Mirko Miceli, Vice Capitano della Samb alla sua terza stagione in rossoblù, si racconta affrontando il tema del suo rapporto con i compagni e con la piazza, insieme ad una speranza, quella continuare ad indossare la casacca della rossoblù. Classe ’91, difensore, cresciuto nelle giovanili del Catania, prima di arrivare nelle Marche nella stagione 2017/18, ha avuto una piccola esperienza in Belgio e militato successivamente con  Varese, Alessandria, Carrarese, Valle D’Aosta, Olbia e Viterbese.

Miceli parla così della sua carriera: «Ho iniziato in Belgio, ed anche se avevo il contratto di 4 anni ne ho fatto solo 1 perché sentivo la mancanza di casa. È stata comunque una bellissima esperienza, in un mondo diverso da quello che ero abituato a frequentare sino ad ora. Poi ho giocato per alcuni anni con formazioni militanti nei campionati di Serie D e C, sino ad arrivare alla Samb. Con la città il rapporto è ottimo. A San Benedetto si sta benissimo: è una piazza calda ed una tifoseria importante. Ho stabilito un bel legame e dei rapporti di amicizia che vanno anche oltre il calcio. Mi auguro di poter continuare quì, anche perché ho un altro anno di contratto. Vedremo comunque cosa riserverà il futuro. Bisogna pensare e vivere alla giornata. Sono molto dubbioso circa un’eventuale ripresa. Per noi della C la vedo molto dura, anche se l’augurio è quello di ritornare in campo quanto prima».

Il gol più bello? Continua Miceli: «Penso al primo con la Samb contro il Santarcangelo, una vera e propria liberazione. Avevo iniziato non giocando, ma mi sono fatto trovare pronto al posto di Diego Conson. In quella giornata balzammo in testa alla classifica, anche se solo provvisoriamente. Inoltre quella rete è servita anche a farmi conoscere. Poi metto anche il gol con il Teramo nella scorsa stagione, segnato sotto la nord. E’ stato molto bello per me, dopo un inizio di stagione non molto positivo. Per importanza e bellezza direi che quello con il Teramo è quello che ricordo con più affetto. Importante poi anche quello in questa stagione a Cesena, sotto la curva dei nostri tifosi, che ricordo erano venuti in massa in Romagna».

Conclude il Vice-Capitano: «Tra i compagni di squadra, naturalmente sono molto legato al capitano Rapisarda. Ci conoscevamo dai tempi del Settore Giovanile del Catania, praticamente da quando eravamo bambini. Abbiamo avuto poi la fortuna di condividere insieme questa esperienza da 3 anni, insieme a Gelonese, Di Pasquale e Di Massimo. Conosciamo ormai la mentalità dei nostri tifosi, e l’abbiamo sempre subito trasmessa ai nuovi, anche se chi arriva a San benedetto non ci impiega molto a capire la passione dei tifosi. Tra i nuovi ho ritrovato Piredda con cui ho giocato ad Olbia e Cenciarelli, ottimo giocatore anche se alle prese ancora con l’infortuno. Di Piredda posso dire che è un giocatore che faceva la differenza dai tempi di Olbia, gli auguro tutto il meglio».   

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