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Rugby Jesi ’70 e Quark Srl, l’amicizia prosegue: «Lavorare insieme per vincere: quello della palla ovale è un insegnamento di vita»

Rinnovato l’accordo di sponsorizzazione della società da parte dell’azienda leader nel campo dei servizi specializzati per sicurezza e salubrità degli ambienti. Parla il presidente di Quark Gianluca Spallotta: «Orgogliosi di continuare»

Gianluca Spallotta, presidente di Quark Srl e Luca Faccenda, Rugby Jesi '70

JESI – «Orgogliosi di continuare a sostenere e affiancare una società come il Rugby Jesi ’70 e uno sport dai principi in cui crediamo: lavorare insieme per vincere». Così Gianluca Spallotta, presidente di Quark Srl, in merito al rinnovo dell’accordo di sponsorizzazione della società sportiva jesina da parte dell’azienda leader nel campo dei servizi specializzati per la sicurezza e la salubrità degli ambienti. Amicizia e collaborazione di vecchia data fra le due realtà, che proseguono insieme i loro cammini.

«Il Rugby Jesi ’70 – ricorda Spallotta – è una delle società più antiche delle Marche in questa disciplina. Crediamo in lei e in una presidenza che sta lavorando davvero molto bene. Per questo, quando il presidente Faccenda ci ha proposto la collaborazione, ci è piaciuta e abbiamo accettato subito. Il rugby è uno sport di valori e principi sani e solidi. Lo evidenzia bene il terzo tempo, un momento in cui, dopo essersi dati battaglia sportiva senza risparmio in campo, ci si ritrova a condividere il post-partita, mangiando e stando insieme».

Racconta Spallotta: «Personalmente non ho mai praticato il rugby. Ma conosco e ho nel suo ambiente tanti amici, che me l’hanno fatto conoscere bene. E che mi hanno fatto apprezzare quanto rispetto, dell’avversario e dell’arbitro, dei compagni e delle regole, ci sia nella palla ovale. Un vero insegnamento di vita: si lavora insieme, di squadra, per vincere. È fondamentale». Inoltre, ricorda il presidente di Quark Srl: «La nostra amicizia, fra azienda e società sportiva, nasce ormai tanti anni fa: l’ex presidente di Quark Srl, Maurizio De Magistris, lo è stato anche del Rugby Jesi ’70. Inevitabile e doveroso stare insieme, da almeno 15-20 anni».

Con un auspicio. «Quello di poter tornare presto in tanti sugli spalti a sostenere la squadra e i ragazzi, dal bel serbatoio delle giovanili ai più grandi. È una cosa che ci è mancata molto. E di poter tornare a fine gara, dopo un pomeriggio di sport, a godersi insieme un terzo tempo».

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