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Rugby Jesi ’70, va avanti l’avventura alla Lazio del gioiello Vittorio Santarelli

Proseguirà l’esperienza di prestigio nella società capitolina protagonista del Top 10, abbinata ad un percorso di studi di successo. «La Lazio è una famiglia, in questo ho ritrovato l’ambiente del Rugby Jesi che porto sempre con me»

Vittorio Santarelli in azione con la maglia del Rugby Jesi

JESI – Lo jesino Vittorio Santarelli, classe 1999, cresciuto sportivamente nel Rugby Jesi ’70, proseguirà anche nella prossima stagione la sua esperienza di prestigio alla S.S. Lazio Rugby 1927, formazione protagonista del Top 10. Una notizia bella e gratificante sia per il giocatore sia per la società jesina.

L’avventura con la Lazio prosegue, quali le sensazioni all’idea di questa conferma?
«Sono molto orgoglioso e felice – risponde Vittorio Santarelli- la scorsa stagione sono arrivato da sconosciuto ed essere quest’anno tra i 19 confermati è per me una soddisfazione enorme. La Lazio è una grandissima squadra, da tanti anni gioca nel massimo campionato italiano ed elemento non trascurabile è di Roma, città dove si è trasferita la mia famiglia da più di 1 anno e dove si trova l’università LUISS nella quale conseguirò ad ottobre la Laurea Triennale in Economia e Management e alla quale mi sono già iscritto al 1° anno di Laurea Magistrale in Economics».

Quale il bilancio sportivo della prima annata alla Lazio?
«Il bilancio sportivo è molto positivo perché, come detto, sono arrivato da perfetto sconosciuto e piano piano ho trovato spazio nella squadra disputando in totale 8 partite e segnando 2 mete. Questo diventa ancora più positivo se lo guardo associato al bilancio universitario, visto che sono riuscito a sostenere tutti gli esami. Conciliare entrambi gli impegni non è stato semplice, ma esserci riuscito mi rende sereno anche per gli anni a venire».

Vittorio Santarelli in azione con la maglia del Rugby Jesi

Quale il bilancio umano?
«Questo è altrettanto positivo, la Lazio è una famiglia ed in questo ho ritrovato l’ambiente del Rugby Jesi che porto sempre con me e non finirò mai di ringraziare, ma anche con la squadra della Lazio ho costruito un rapporto che va al di là degli impegni sportivi, con molti di loro ci vediamo nel tempo libero e abbiamo anche trascorso le vacanze insieme questa estate. Ecco quando si dice che il rugby è una famiglia è proprio vero, io ne ho lasciata una tanto amata a Jesi e ne ho ritrovata un’altra altrettanto unita alla Lazio. Grazie alle ottime persone incontrate, giocatori e staff, molte chiaramente di Roma, il mio ambientamento nella città è stato rapido e da subito mi sono sentito integrato».

Quanto e come sei cambiato come giocatore nell’arco di quest’ultima stagione?
«Ovviamente il salto di categoria unito al fatto di potersi allenare insieme a dei professionisti mi ha fatto crescere molto sotto tutti gli aspetti. Innanzi tutto dal punto di vista attitudinale, dovendo prestare maggiore attenzione a una serie di dettagli, soprattutto individuali. Inoltre sono diventato un giocatore più polivalente, infatti se fino all’anno scorso avevo ricoperto il ruolo di apertura, quest’anno sono stato impiegato in ruoli diversi come ala ed occasionalmente estremo. Imparare cose nuove è qualcosa che mi è sempre piaciuto, perché permette di esprimermi in forme diverse e di avere più possibilità di dare il mio contributo alla squadra».

Come ti stai tenendo in allenamento in vista della ripresa?
«In realtà non mi sono mai fermato, l’infortunio muscolare rimediato nella penultima partita di campionato con il Viadana che mi vedeva opposto al mio amico Ratko Jelic, mi ha costretto a seguire un percorso di recupero continuativo per tutta l’estate. Colgo l’occasione per ringraziare tutto lo staff della Lazio che mi ha seguito costantemente e puntualmente ed inoltre anche il preparatore Andrea Melon ed il suo staff che mi ha aiutato nelle settimane di vacanza trascorse nelle Marche. Questo lavoro di recupero mi ha permesso di arrivare pronto per l’inizio della preparazione con la Lazio a metà luglio a Roma, proseguita con il ritiro al Terminillo all’inizio di agosto e che continuerà chiaramente a Roma fino alle partite di Coppa Italia e di Campionato di settembre».

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