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Rugby Jesi 70, primi passi per la Under 18 e in vista la festa sul campo di casa

Sabato 12 giugno tocca alla U.16 femminile, domenica 13 U.14 e ragazzi del RugbyAmo completano il fine settimana in cui la palla ovale torna protagonista a Jesi. Fagioli dopo il test di Pesaro: «Differenza netta da colmare fra noi e loro»

La Under 14 del Rugby Jesi '70

JESI – «Ai ragazzi ho detto: abbiamo visto da dove ripartire e che fra noi e loro attualmente c’è una differenza netta. Dobbiamo colmarla». Così Mariano Fagioli, tecnico della Under 18 del Rugby Jesi ’70, dopo il primo ritorno in campo post- pandemia di una formazione jesina.

Nell’ambito dell’attività senza finalità di classifica e a partecipazione libera proposta dalla Federazione, per ricominciare dopo quasi un anno e mezzo di fermo, la settimana scorsa è toccato ai giovani leoni impegnati a Pesaro con i loro pari età. E nel fine settimana in arrivo, sotto anche con la Under 16 femminile sabato 12 giugno a Jesi e domenica 13 giugno, ancora al campo di casa, con una festa del rugby che coinvolgerà Under 14 e ragazzi del progetto RugbyAmo.

Le ragazze della Under 16 femminile ospiteranno sabato dalle 18 un concentramento che vedrà presenti anche Dorica Rugby, Dinamis Falconara e Rugby Perugia. Domenica dalle 9.30 la Under 14 si confronta con Banca Macerata e Rugby Ancona. «A seguire, alle 10.30, saranno in campo i ragazzi del progetto RugbyAmo in un incontro insieme ad altri elementi del Club – dice Fagioli- Un appuntamento per coronare nel migliore dei modi il percorso fatto in questi mesi».

Quanto alla sfida di Pesaro, dice Fagioli: «In un certo senso, è stato come se ci avessero gettato addosso un secchio di acqua fredda. Loro in questo momento sono decisamente più avanti di noi, a tutti i livelli. Hanno giocato un rugby molto dinamico, rapido. Noi non c’eravamo. Ma ci è servito per capire a che punto siamo e da dove è che siamo chiamati a ricominciare».

Spiega il tecnico: «Siamo mancati nell’essenza stessa di un gioco come il nostro: l’avanzare, il sostegno, la pressione. Fattori per i quali ha un peso fondamentale l’aspetto del contatto, del confronto fisico. Quello su cui meno abbiamo potuto lavorare in tutti questi mesi di allenamenti individuali, per quanto l’Under 18 sia stata nel complesso la squadra più presente e che aveva fatto di più. Ma non è bastato. Dobbiamo migliorare, fisicamente e come attitudine».

Prossimo appuntamento il 18 giugno a Jesi, con Pesaro che renderà la visita ai leoni e forse con l’aggiunta di Perugia.

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