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Rugby Jesi ’70, si chiude l’anno della ripartenza. «Complicato e dai tanti cambiamenti ma abbiamo tenuto»

L’analisi del presidente Faccenda: «Con circa 250 tesserati superati i numeri pre-pandemia ma la composizione è diversa. Lo stop ha mutato tutto. L’abbiamo pagato nei risultati ma l’approccio è giusto: la vittoria arriverà»

Luca Faccenda

JESI – «Un anno complicato ma la soddisfazione è aver tenuto nei numeri, incrementando i tesserati anche rispetto a quelli che erano nel 2019». Così Luca Faccenda, presidente del Rugby Jesi ’70, traccia un bilancio prenatalizio del 2021 vissuto dalla società di via Mazzangrugno.

Dopo il lungo stop della pandemia, si è ripreso finalmente a giocare, in tutte le categorie. E se in Serie B la Seniores è ancora in attesa di riuscire a centrare il primo successo della nuova stagione, c’è però la consapevolezza di aver iniziato un nuovo percorso. «Abbiamo raggiunto i 250 tesserati circa, superando anche il livello pre- pandemia – analizza Faccenda- ma è notevolmente cambiata rispetto ad allora la composizione di questo insieme. Fra i più grandi i due anni di fermo causati dal Covid hanno cambiato tantissime cose: un lungo periodo nel corso del quale c’è chi è arrivato per motivi anagrafici alla fine dell’attività agonistica, chi ha affrontato mutamenti importanti familiari e di lavoro o anche chi, come il nostro Vittorio Santarelli, è salito di categoria approdando alla Lazio. E così quella rosa potenziale di una sessantina di persone sulla quale poter contare, si è assottigliata a meno di una quarantina. L’effetto sui risultati, tanto più nel momento in cui non vogliamo bruciare prima del tempo i giovani che stanno salendo dalla Under 19, si è fatto sentire».

Ma il presidente non perde ottimismo. «Vedo che l’approccio è comunque quello giusto, specie per quanto visto nelle ultime gare. A quella vittoria che sul campo ci manca ancora, siamo andati davvero vicini in un paio di occasioni, sono certo che col nuovo anno arriverà. Quello di Serie B è un campionato ancora senza retrocessioni, un vantaggio da un lato e uno svantaggio dall’altro profilo del livello competitivo. Ma era importante tenere tutti duro in una fase in cui le incognite della pandemia non sono ancora del tutto alle spalle. Dobbiamo ancora capire bene che cosa ci aspetta. Intanto siamo felici della riuscita di progetti come quello del “tutoraggio” che nelle categorie giovanili ci ha visti unire le forze alle società di Fabriano, Macerata e San Benedetto, con reciproca soddisfazione dei nostri ragazzi».

Per la Seniores, dopo la pausa, ritorno in campo il 16 gennaio a Jesi contro Imola.

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