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“Premio Renato Cesarini”, al Paradise la festa del calcio

Domani 22 maggio a Monsano la serata che assegna il riconoscimento intitolato al giocatore simbolo del gol all'ultimo minuto. Fra gli ospiti gli jesini Stefano Cerioni e Luca Marchegiani e poi i tecnici Semplici, Iachini e De Biasi, il presidente atalantino Percassi e l'ex Roma Nela

Renato Cesarini, l'uomo del gol all'ultimo minuto, domani 22 maggio al Paradise il Premio in suo onore
Renato Cesarini, l'uomo del gol all'ultimo minuto, domani 22 maggio al Paradise il Premio in suo onore

JESI – Una serata all’insegna di un grande simbolo del calcio, campione al punto da diventare espressione universale per definire il gol all’ultimo minuto. Sarà quella di domani, martedì 22 maggio, al Paradise Playcenter di Monsano, per l’assegnazione del terzo “Premio Renato Cesarini” fra grandi protagonisti del calcio e dello sport. «Un appuntamento- specificano gli organizzatori- che non mancherà di volgere i riflettori dell’attenzione sul tema centrale della solidarietà nei confronti delle terre marchigiane colpite dal sisma, volendo portare un proprio contributo, di richiamo mediatico e concreto, alla loro rinascita».

Annunciati ospiti di alto profilo: dal Campione del Mondo di Spagna ’82 e oggi dirigente della Fiorentina Giancarlo Antognoni al presidente dell’Atalanta Antonio Percassi; dagli allenatori di Spal e Sassuolo, Leonardo Semplici e il marchigiano Giuseppe Iachini, all’ex Ct dell’Albania, ora commentatore Rai, Gianni De Biasi e a uno storico simbolo della Roma come Sebino Nela. Mentre giocheranno in casa gli jesini Stefano Cerioni, ospite d’onore, campione olimpico a Seul nel 1988 e già Ct del fioretto azzurro che ha vinto tutto, e Luca Marchegiani, ex portiere di Torino e Lazio e della Nazionale italiana ai Mondiali di Usa 1994. E poi ci sarà il vincitore del “Premio Renato Cesarini”, assegnato al calciatore che in A, nell’arco della stagione 2017-18 ha realizzato, appunto in zona Cesarini, il gol dell’ultimo minuto: Nicolò Barella, giocatore del Cagliari.

Origini marchigiane, nato a Castellaro di Senigallia nel 1907, a pochi chilometri dallo scenario in cui si assegnerà martedì prossimo il premio, Renato Cesarini fu asso di River Plate, si trasferì infatti da giovane in Argentina, Juventus e Nazionale. Proprio con la maglia azzurra, il 13 dicembre 1931 a Torino in Italia- Ungheria, Cesarini realizzò la rete della vittoria all’ultimo minuto. E dato che gli era accaduto più volte anche in campionato di andare a segno nel finale di gara, i cronisti iniziarono a definire ‘’Zona Cesarini’’ quella dei gol negli ultimi minuti.

Nel corso della serata ospiti e premiati saranno il Direttore Generale della Lega professionisti Serie B Paolo Bedin, il giovane calciatore della Fiorentina Michele Cerofolini, il dirigente del Padova Fabio Pinelli, il manager sportivo Mario Miyaka, Gianni De Biasi ex allenatore nazionale Albanese e i Xavier Jacobelli direttore di Tuttosport, Guido D’Ubaldo, segretario dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti, Simona Rolandi della Rai, Sandro Sabatini di Mediaset, Max Nebuloni di Sky, Piercarlo Presutti caporedattore Ansa, Matteo Marani vice direttore di Sky Sport e Giancarlo Trapanese direttore Rai Umbria. Sul palco con la sua ironia ci sarà il comico e imitatore Gianfranco Butinar.

La manifestazione, in collaborazione col Distretto Rotary 2090, è volta a mettere in atto azioni concrete a sostegno delle aree del cratere del terremoto.

Spiega il dottor Gabrio Filonzi, presidente del comitato organizzatore del “Premio Renato Cesarini”: «In questa terra martoriata da un sisma che sembra non avere fine e ha lasciato cicatrici ancora troppo visibili, ci proponiamo di aiutare con una asta benefica le zone marchigiane colpite dal terremoto. Tanti ospiti illustri, dello sport e del giornalismo, interverranno a dare risalto a una iniziativa che mette al centro i valori umani e per questo li ringraziamo».

Il Prof. Claudio Pettinari, Rettore dell’Università di Camerino e Presidente Onorario del Premio, ricorda: «Siamo una Università storica, delle più antiche d’Europa, che ha fronteggiato nei secoli avversità di ogni tipo, da settecento anni a presidio della montagna e motore di sviluppo del territorio. Nella città ducale, abitata da 7 mila persone, si continua a vivere e produrre scienza e cultura. Il sisma ci ha messi a dura prova e purtroppo i tempi della ricostruzione saranno lunghissimi. Ma ci siamo rimboccati subito le maniche. E accostarci al nome di chi, come Renato Cesarini, ha sempre lottato fino alla fine raggiungendo risultati fondamentali anche “allo scadere”, ha per noi risultato e prestigio unici».

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