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Paoloni Macerata Volley, per il totem Massei è la quindicesima volta

«Nove anni come giocatore ed il prossimo sarà il sesto come assistente allenatore. Stare da così tanto tempo nello stesso club non può far altro che rendermi orgoglioso», dice

Giuliano Massei
Giuliano Massei, Volley Macerata

MACERATA- Ci sono serie che aggiungono un capitolo anno dopo anno. È il caso dell’Assistant Coach della Paoloni Macerata Volley (Serie B) Giuliano Massei. Quella che sta per iniziare, è la quindicesima stagione consecutiva per Massei che della società maceratese conosce praticamente tutti i segreti.

«Questo ormai sarà il quindicesimo anno consecutivo che farò parte del gruppo Paoloni. Nove anni come giocatore ed il prossimo sarà il sesto come Assistente allenatore. Stare da così tanto tempo nello stesso club non può far altro che rendermi orgoglioso e felice e sono quindi onorato di poter prolungare ancora una volta questa collaborazione. Sinceramente non credo riuscirei a trovare un ambiente migliore. Per me entrare in palestra è diventato ormai come tornare a casa per stare insieme ad una seconda famiglia. L’anno scorso purtroppo il campionato è finito anzitempo mentre eravamo al quarto posto e sono sicuro che se il torneo fosse giunto alla conclusione ci saremmo potuti togliere qualche altra bella soddisfazione come peraltro avevamo già fatto durante la prima fase».

Sul bilancio inerente agli obiettivi: «Essendo partiti con l’obiettivo iniziale della salvezza direi che siamo andati oltre ogni più rosea aspettativa avendo stazionato sempre nella parte medio alta della classifica considerando anche il fatto che la nostra rosa era composta da molti giovani e da altrettanti esordienti nel campionato di Serie B. Personalmente spero di essere riuscito ad aiutare la squadra analizzando i numeri, oltre alle tattiche, delle nostre avversarie e per questo devo fare un ringraziamento speciale all’ex coach Francesco Bernetti che mi ha insegnato molto per poter svolgere il mio lavoro al meglio. Per la prossima stagione sicuramente ripartiremo da quanto di buono abbiamo fatto nell’anno precedente».

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