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Pallavolo: vaccinazioni, Green pass, pubblico. L’incontro con la Vezzali

L’ipotesi del 25% di presenze nei palas agitano le società di serie A e oggi con il Sottosegretario allo Sport, si discuterà di campionati Covid-free, atlete e staff tecnici vaccinati, Green pass

La Cucine Lube Civitanova vuole tornare a giocare col suo pubblico

ROMA – La tensione è palpabile perché dopo due stagioni con zero introiti da botteghini, abbonamenti e merchandising, le società di pallavolo maschili e femminili di serie A puntano i piedi e fisseranno i paletti al cospetto della Sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali.

Il presidente della Lega Volley Massimo Righi sul tema è stato perentorio e annuncia tempesta:

«Saremo a Roma per ascoltare il Governo – annuncia il presidente Righi -, ma non staremo in silenzio: presenteremo alla Vezzali la situazione reale che credo sia molto lontana da quella che ha in mente il Comitato Tecnico Scientifico. Daremo tutte le assicurazioni possibili sulla sicurezza dei nostri palasport. Ma una cosa è certa: con le perdite di 10 milioni di euro di mancati incassi che abbiamo alle spalle, non possiamo assolutamente permetterci una partenza con un freno così grande».

L’occasione è l’incontro organizzato dal Comitato 4.0 che comprende anche basket e rugby arriva dopo anche la Consulta dei Presidenti dei Club di Serie A1 e Serie A2 Femminile, riunitisi nei giorni scorsi sottoscrivendo un documento condiviso, in cui si esprime la netta contrarietà al provvedimento del Governo che limita al 25% la capienza dei palazzetti per le discipline indoor e si annunciano forti prese di posizione nell’eventualità che la tanto proclamata riapertura si risolva in impianti semivuoti.

La stretta della Fipav sulle capienze minime guarda proprio alla volontà di tornare a portare il pubblico negli impianti in totale sicurezza ma nell’interesse non solo delle società ma dell’intero movimento.

Il ritorno alla normalità è dunque lontano e il mondo del volley, ferito dalle delusioni olimpiche ha bisogno di una nuova ripartenza aprendo nuovamente le porte degli impianti ai tifosi, alle famiglie, alle ragazze e ai ragazzi, alle migliaia di appassionati che con entusiasmo e rispetto per l’avversario occupano le tribune dei campi di pallavolo femminile.

«Da un anno e mezzo la Serie A Femminile vive in una bolla – ha detto Mauro Fabris, Presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile – recepisce i protocolli sanitari con responsabilità e grande dispendio di risorse e nonostante tutte le difficoltà ha terminato i propri Campionati, altamente spettacolari, e ha espresso squadre che hanno dominato nelle competizioni europee. La Serie A Femminile ha dimostrato di essere in grado di auto-tutelarsi nei confronti della pandemia e così continuerà a fare». La richiesta sarà chiara e perentoria: «Auspico che gli imminenti incontri con il Governo conducano a regole più ragionevoli, che ci consentano di riaprire i palazzetti almeno al 50% della loro capienza. La consideriamo una condizione necessaria per portare avanti l’attività di vertice della pallavolo femminile, vanto del nostro Paese».

Le società di serie A marchigiane attendondo. Per la Cucine Lube Civitanova i mancati introiti rischiano di ridimensionare un progetto che ha regalato grandissime soddisfazioni mentre per la Megabox Vallefoglia e la Cbf Balducci Macerata, club emergenti in serie A femminile, l’incertezza su potrebbe rallentarne la crescita.

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