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Pallavolo, prosegue il lavoro del Rc Cannes di coach Schiavo a Filottrano

Allenamenti a porte chiuse per il top team del campionato francese che ha scelto l'ex Lardini coach Filippo Schiavo per aprire un nuovo corso con un occhio alla situazione dei contagi da Covid 19 in Italia e in Francia

Rc Cannes di coach Schiavo al lavoro

A metà delle 3 settimane di ritiro a Filottrano per il forte team francese di volley femminile del Rc Cannes, militante nella Ligue AF, massimo campionato francese, facciamo un bilancio con coach Filippo Schiavo che ha scelto la località marchigiana nella quale ha allenato la Lardini in serie A1 fino alla sospensione della stagione scorsa.

Coach Schiavo, come mai hai scelto Filottrano?
«In questo periodo estivo a Cannes era impossibile reperire appartamenti per tutte le giocatrici e lo staff e, di concerto con la società, cominciando la preparazione il 16 agosto abbiamo optato per il ritiro anche per sfuggire alle problematiche del Covid. Conoscendo bene la realtà di Filottrano abbiamo optato per l’accoppiata Palagalizia e Settecolli con grande soddisfazione»

Come va il lavoro?
«Direi benissimo. Logisticamente è tutto perfetto perché abbiamo la sala pesi e il campo di gioco a due passi dall’albergo. I dirigenti della Lardini sono stati magnifici, mettendoci a disposizione ogni confort e consentendoci di lavorare in grande serenità. Sono dei perfetti padroni di casa»

Le tue giocatrici che dicono?
«Si stanno conoscendo essendo la squadra nuova in molti elementi a partire dallo staff tecnico ma per ora tutto fila liscio e siamo certi che questo lavoro lo metteremo a frutto già dall’impegno in Coppa di Francia del 19 agosto».

Hai una squadra internazionale con francesi, ungheresi, croate, americane ma non italiane. Scelta o casualità?
«Assolutamente una casualità. Non ho trovato la giocatrice che nel rapporto qualità/prezzo facesse al caso nostro. Aggiungo anche che le problematiche da Covid hanno probabilmente frenato le ambizioni di un paio di atlete con le quali abbiamo parlato e che alla fine hanno preferito restare in Italia»

Conoscendo la passione degli amanti della di pallavolo a Filottrano c’è grande curiosità di venire ad assistere agli allenamenti. È così?
«Si certamente ma, proprio per le regole Covid, gli allenamenti sono tutti rigorosamente a porte chiuse e non entra nessuno. Avevo avuto anche richieste da allenatori della zona ma ahimè ho dovuto dire no a tutti. Se dovessimo avere una positività sarebbe un grande problema».

In Francia la situazione dei contagi è più grave che in Italia. Sei preoccupato per il rientro a Cannes?
«Certo che lo sono perché tutti vogliamo serenità e normalità. In Francia per ora le disposizioni prevedono 2500 spettatori ma da qui al 19 settembre quando ospiteremo la Coppa di Francia non so cosa succederà».

Ultima domanda: che ne pensi della Lardini in B1? Ti manca Filottrano?
«Mi mancavano le persone di Filottrano a partire da Giovanni, Renzo, Pierfrancesco e tutti coloro che hanno costruito questa favola. Resta una società modello perché, di fronte alla difficoltà economiche, hanno saputo fare un passo indietro e non è da tutti. Ovviamente gli auguro le migliori fortune. So che il progetto prevedeva di ripartire dalla B2 per poi essere inseriti invece in B1. So che ci stanno lavorando. Spero che risolvano le problematiche tecniche e riescano a completare la squadra per fare bene in B1».

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