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Volley, Porto Potenza promossa in B2 Femminile

Causa contagi il ritorno contro Amandola non si giocherà e, grazie al 3-2 dell’andata, la squadra dell’eterna Erika Alessandrini vola in serie B2. La sua carriera sportiva potrebbe dirsi conclusa.

A Porto Potenza basta la vittoria dell'andata per salire in B2

PORTO POTENZA – Per quanto già lunga, la stagione non può essere interminabile e la Fipav, a fronte dei contagi accertati e della necessità di dare modo di far fare l’iscrizione per il prossimo campionato di B2, ha deciso di decretare la chiusura del campionato di serie C Femminile 20/21 e quindi la promozione della squadra del presidente Stefano Sbrollini che accompagna Collemarino in B2.

L’icona di questa squadra per tutto quello che ha rappresentato e rappresenta ancora per la pallavolo marchigiana è Erika Alessandrini. Dopo anni di serie A e B ha trovato la voglia e la passione per togliersi anche questa ultima soddisfazione sportiva.

«Dispiace per la squadra di Amandola e, anche noi, avremmo certamente preferito vincere anche il ritorno in casa e festeggiare sul campo – dice l’opposta di Castelfidardo classe ’79 – ma la promozione è assolutamente meritata».

La capitana della Torresi ha saputo ancora emozionarsi: «Se questo gruppo non fosse fantastico com’è, se la società non fosse organizzata e strutturata come quelle di una volta nelle quali la squadra era una famiglia e l’importante era stare bene insieme anche prima del raggiungimento del risultato sportivo – dice Erika – forse non sarei così felice di aver raggiunto questo obiettivo e la mia contentezza è soprattutto per le mie compagne e i dirigenti che si meritano questa soddisfazione».

Con la solita modestia l’opposta minimizza i suoi meriti. «Ho fatto quello che ho potuto. Tra lavoro, famiglia, età che avanza e qualche inevitabile acciacco, ho dato quello che avevo e, ad esempio, anche nel corso dell’ultima partita di Amandola, dopo due ore di partita mi rendevo conto che le energie non mi consentivano di fare quello che la mia testa indicava fosse la cosa da fare».

Il futuro è già domani e la serie B2 è un bel salto che Erika forse non farà.

«Mi piacerebbe rimanere in questa società magari con un ruolo diverso perché affrontare da giocatrice un campionato nazionale con trasferte, allenamenti ecc. è francamente difficilmente sostenibile – annuncia – e forse è arrivato davvero il momento di smettere. L’auspicio è di rimanere col presidente Sbrollini, con Dino Corvaglia, Fabio Verrengia e tutti gli altri dirigenti che rendono speciale questo ambiente. Il grazie speciale va a coach Raniero Concetti, una meravigliosa persona prima che un ottimo tecnico, e a tutte le mie meravigliose compagne. Sono veramente felice di aver condiviso con loro questa ultima parte della mia carriera di atleta».

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