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Stop ai campionati, Macagi Jesina Pallanuoto salva. Traini: «Più bello in vasca ma ora guardiamo avanti»

La Federnuoto ha stabilito la chiusura anticipata dalla A1 alla B, le parole del presidente granata: «Eravamo a buon punto, in una situazione così è difficile giudicare questa scelta. Vedremo cosa sarà possibile fare in futuro»

Macagi Jesina Pallanuoto
La Macagi Jesina Pallanuoto

JESI – «Dispiace, avremmo preferito e voluto conquistarla in vasca la salvezza, perché sarebbe stato più bello ed eravamo anche a buon punto per riuscirci. Non è stato possibile. Vuol dire che il prossimo anno ripartiremo, se sarà possibile, ancora dalla Serie B, magari per provare anche a migliorare». Così Gianluigi Traini, presidente della Jesina Pallanuoto, ufficialmente salva in serie B dopo lo stop ai campionati deciso dalla Federnuoto a seguito della crisi sanitaria legata al Coronavirus.

«La Federazione Italiana Nuoto comunica che, non essendo possibile garantire la ripresa in tempi brevi dello svolgimento regolare delle attività a causa dell’emergenza Covid-19, ha disposto la conclusione di tutti i campionati nazionali di pallanuoto 2019/2020 di serie A1, A2 e B, sia maschili sia femminili. A tal proposito sono stati stabiliti la non assegnazione del titolo di Campione d’Italia ed il blocco delle retrocessioni alle serie inferiori. Inoltre vengono bloccate le promozioni alle serie superiori prevedendo la ripartenza della prossima stagione secondo le formule dei campionati appena dichiarati conclusi». Così l’annuncio ufficiale.

Dice Traini: «I ragazzi se l’aspettavano che sarebbe andata a finire così, anche se magari c’era chi sperava che si sarebbe potuti ripartire ad agosto, dato che i nostri tesseramenti hanno data di scadenza a fine settembre. Ma la decisione è stata questa ed è così, difficile giudicare in una situazione simile. Vedremo ora se il prossimo anno continueranno ad esserci le risorse per stare in B. La crisi su aziende e sponsor si farà sicuramente sentire».

In questo momento l’attività resta ferma. «Direttive della Fin per riprendere almeno in parte con le dovute precauzioni ce ne sono ma attualmente, per un motivo o per l’altro, le piscine sono chiuse e non si sa quando riapriranno– spiega Traini- a differenza di altri impianti sportivi poi, si tratta anche di strutture che è difficile possano economicamente sostenersi con accessi limitati a poche persone. Per quanto ci riguarda, se ce ne saranno le condizioni e la situazione permetterà di farlo in tutta sicurezza, qualcosa a luglio o ad agosto, con la prima squadra ma anche con i giovani, ci piacerebbe ricominciare a farla, per non perdere del tutto il lavoro che avevamo fatto sino qui. Ma sono discorsi in questa fase ancora chiaramente prematuri, così pure come quelli sulla prossima stagione».

La Federnuoto ha anche annunciato che la decisione riguardo la continuazione dei campionati giovanili verrà presa prossimamente. L’ipotesi è di attendere, per valutare un possibile slittamento delle fasi finali da svolgere anche con modalità alternative nel periodo estivo, così come per le attività giovanili degli altri settori.

«Nelle condizioni attuali non è possibile avere certezza dei tempi di pieno utilizzo degli impianti natatori – ha detto il presidente federale Paolo Barelli -, sono molto dispiaciuto per questo stop inevitabile; mi auguro e spero che il prossimo campionato possa rappresentare il ritorno alla normalità e così onorare l’impegno degli atleti, dei tecnici e dei dirigenti di società che hanno dovuto vivere, insieme con tutto il Paese, questo momento tragico della nostra storia, non solo sportiva».

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