Sport

Aurora Basket, “School Day” per il ritorno a Jesi del 7 aprile

Iniziativa rivolta agli alunni delle scuole primarie jesine, invitati ad assistere gratuitamente alla gara casalinga contro Cagliari del 7 aprile prossimo all'Ubi Banca Sport Center

Da sinistra Maurizio Mattioni, Giacomo Brunelli, Massimo Fabrizi, Altero Lardinelli, Ugo Coltorti e Silvia D'Alessio

JESI – L’Aurora Basket Jesi lancia lo “School Day” per il prossimo appuntamento casalingo della Termoforgia, quando il 7 aprile, alle 18, gli arancioblù di coach Damiano Cagnazzo torneranno a giocare all’Ubi Banca Sport Center, contro Cagliari, dopo la trasferta a Imola di domenica prossima 31 marzo.

L’iniziativa, rivolta ai circa due mila bambini delle scuole primarie di Jesi, invitati ad assistere gratuitamente alla gara contro Cagliari, è stata presentata dall’amministratore unico dell’Aurora Altero Lardinelli e da Maurizio Mattioni di Matt, che è sponsor e partner dell’appuntamento. Presenti l’assessore allo sport del Comune di Jesi Ugo Coltorti, il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Federico II, Massimo Fabrizi, e il professor Giacomo Brunelli del comprensivo Carlo Urbani. Una parte fondamentale dello “School Day” la reciteranno, naturalmente, le scuole.

Spiega la responsabile marketing aurorina Silvia D’Alessio: «Già da questa settimana nostri rappresentanti distribuiranno, nei dieci plessi degli istituti jesini che partecipano al Progetto Scuola che vede i nostri giocatori e tecnici incontrare gli alunni del corso dell’anno, delle cartoline dove i bambini non dovranno fare altro che scrivere, una volta presentate al palas per l’ingresso alla partita, il nome della scuola che frequentano. Le tre scuole che, in proporzione al numero degli iscritti, avranno il maggior numero di alunni al palas per la partita, saranno premiate nell’intervallo con i tre buoni spesa, in materiale didattico e di cancelleria, messi a disposizione da Matt».

Dice Lardinelli: «E’ il nostro modo di ringraziare le scuole che ci permettono, nel corso dell’anno, di entrare e incontrare gli studenti per far conoscere loro la pallacanestro. E la nostra speranza è quella di vedere il palas pieno di bambini, il nostro futuro». Per Mattioni c’è la «felicità di partecipare ad un bel progetto e di stare vicini alle nostre scuole». Chiosa Coltorti: «Quando una società che fa sport a certi livelli mostra sensibilità nei confronti dei più giovani e del mondo della scuola, non può che esserci soddisfazione».

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