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Olimpiadi: una splendida Milena Baldassarri chiude al 6° posto nella ritmica

Nel concorso individuale l’aviere della Faber Ginnastica Fabriano è spettacolare, fa addirittura meglio che nelle qualificazioni e raggiunge un risultato storico

Milena Baldassarri, olimpionica in Giappone, confermata come capitano della Ginnastica Fabriano in serie A1

FABRIANO – Splendida, elegante, leggiadra. Milena Baldassarri oggi (7 agosto) a Tokyo, nella finale olimpica del concorso individuale di ginnastica ritmica, ha conquistato il 6° posto al termine di quattro “performance” superlative, in cui come punteggio totale ha fatto addirittura meglio che nelle qualificazioni (99.625 rispetto al 96.050 del giorno prima): 25.100 al cerchio, 25.625 alla palla, 26.500 alle clavette, 22.400 al nastro.

L’aviere ventenne della Faber Ginnastica Fabriano, accompagnata in Giappone dall’allenatrice fabrianese Julieta Cantalluppi, ad un certo punto è giunta ad un passo dallo scalare un’altra posizione e chiudere quinta, ci è andata vicina, ma alla fine la bulgara Boryana Kaleyn con 100.625 ha conservato la quinta piazza.

Risultato ad ogni modo storico per la ritmica azzurra in generale e Milena Baldassarri in particolare, capace di riportare l’Italia in finale dopo ventuno anni e di temere testa alle grandi ginnaste dell’est. Che stavolta, per la verità, hanno dovuto soccombere di fronte alla stratosferica israeliana Linoy Ashram, che ha vinto la medaglia d’oro con il totale di 107.800. Secondo posto per la tre volte campionessa del mondo, la russa Dina Averina, argento con 107.650. Terzo posto, a sorpresa e tra le lacrime, per la bielorussa Alina Harnasko, che con il punteggio complessivo di 102.700 tiene giù dal podio l’altra gemella Arina Averina

Grande soddisfazione, dunque, nel mondo della ginnastica ritmica italiana e tanta emozione in casa Faber Ginnastica Fabriano, la società in cui la Baldassarri milita dall’età di 12 anni e dove si è formata grazie agli insegnamenti delle allenatrici Kristina Ghiurova, Julieta Cantaluppi, Bilyana Dyakova, Lora Temelkova, Valeria Carnali e Olga Gutseva, fino a raggiungere i vertici olimpici di questa disciplina.

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