SENIGALLIA – Sono trascorsi solo 3 giorni dalla bruciante sconfitta contro la Vigor nel primo turno play-off, ma è già tempo di bilanci in casa Olimpia Marzocca. Valutazioni e pensieri su una stagione a tratti tribolata, ma il futuro è tutto da scrivere per la squadra di mister Guiducci.
Tempo di riposo, l’estate ormai alle porte, poi bisognerà concentrarsi sulla prossima stagione, ad oggi rimane però tanta delusione, i bianco blu erano partiti come strafavorita di questo girone A, inutile nasconderlo, ma qualcosa è andato storto…l’arrivo di Guiducci, il cambio in corsa con mister Mengucci ed il successivo ritorno in panchina dello stesso Guiducci, sono fattori che hanno dato scossoni all’ambiente, a più riprese, tuttavia la squadra ha faticato a trovare continuità di risultati nel corso della stagione, complicando inevitabilmente il cammino verso i play-off.
Logicamente uscire in un derby così sentito è una brutta botta per chiunque, una punizione troppo severa per una squadra che nonostante tutto ha rimesso in piedi una stagione che sembrava compromessa dopo la debacle contro il Barbara.
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L’Olimpia Marzocca nell’ultima partita della stagione ha lottato con coraggio di fronte ad una squadra talentuosa, giovane ed imprevedibile come la Vigor; un pizzico di sfortuna e qualche episodio negativo, come l’espulsione di Montanari, hanno fatto il resto, d’altra parte si sa, giocare una gara da dentro o fuori significa anche correre questi rischi come ci ha ricordato mister Guiducci nel post partita: « E’ stata una partita condizionata da alcuni episodi, dal momento che giocare in 9 nel finale rende tutto maledettamente più difficile. Stavo preparando il cambio e Gregorini si è fatto male, che posso dire… tanta sfortuna anche se loro sono una buona squadra – continua mister Guiducci – Il calcio è anche questo, non lo scopriamo certo oggi e gli episodi hanno un peso. Non credo comunque che la squadra favorita sulla carta riesca sempre a rispettare il pronostico, basta guardare anche in altre categorie».
Onore a questo Marzocca che si è comunque giocato le sue carte fino alla fine, disputando una partita così impegnativa con grinta e cuore, nella sconfitta un punto di partenza da cui ripartire.