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Nuoto, Fausto Aitelli confermato alla guida della Federnuoto Marche

Il presidente uscente è stato riconfermato alla guida della Fin Marche. Le sue parole dopo la rielezione hanno tracciato il cammino di questa stagione sportiva

Fausto Aitelli
Fausto Aitelli, presidente Federnuoto Marche

ANCONA – Fausto Aitelli sarà ancora il presidente della Federnuoto Marche. Lo ha stabilito l’assemblea elettiva che si è riunita lo scorso 26 settembre al Palarossini di Ancona.

Queste le parole del numero uno del nuoto marchigiano dopo la sua rielezione: «Sta cominciando un quadriennio estremamente incerto visto che al momento non sono uscite normative né bilanci a disposizione. C’è solo una bozza di calendario per il nuoto, mentre l’inizio dei campionati di serie A1 di pallanuoto è stato rinviato e di tutti gli altri tornei ancora non si sa nulla. Idem per nuoto sincronizzato e per salvamento, mentre per i master resterà tutto come negli anni precedenti. Lo stesso presidente nazionale Paolo Barelli ci ha inviato una comunicazione in cui ci raccomanda di ricominciare l’attività ma al tempo stesso di contenere il numero di manifestazioni, applicando tutte le normative anti-Covid».

Sugli eventi: «Negli impianti al coperto possono entrare duecento persone, con totale esclusione del pubblico. Quindi dovremo trovare impianti regionali che possano ospitare duecento atleti e che abbiamo a disposizione una tribuna dove gli stessi aspetteranno il loro turno di gara. Al momento un numero di impianti che si conta sulle dita di una mano. Manifestazioni che, su suggerimento della Federazione nazionale, dovranno essere il più possibile frazionate, per evitare assembramenti di atleti, tutto questo con conseguenti difficoltà organizzative ed economiche che ricadono sulle stesse società sportive, nonché sul comitato regionale. La Fin ha impegnato quasi cinque milioni di euro del suo bilancio per favorire le società sportive, eliminando quasi del tutto le tasse di affiliazione, di tesseramento, di iscrizione alle gare, e quindi il comitato regionale non sa ancora di quanto potrà disporre per l’organizzazione dell’attività agonistica».

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