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Né Castelbellino né Moie ma Clementina Volley: la fusione tra le società richiama all’antica via

Il progetto della vallesina passa per il lavoro del tecnico sardo Luca Secchi chiamato a guidare la nuova ambiziosa realtà impegnata in serie B1

Il Presidente Mirco Talacchia e coach Luca Secchi della Clementina 2020

In passato la strada Clementina era la via che oggi è conosciuta come SS76 Val d’Esino detta anche Strada di San Francesco. Oggi è anche la strada del volley femminile.

Infatti la fusione di Castelbellino Volley e Pallavolo Moie ha prodotto un nuovo soggetto denominato Clementina Volley che comprende entrambe senza escludere nessuno, aggirando la questione del campanilismo che nelle Marche è sempre un tema caldo.

La pallavolo italiana di serie B1, 3’ serie nazionale, scoprirà anche un pò di storia nell’interrogarsi su dove dirigere il pullmann per la trasferta, confermando un binomio che nelle Marche è consolidato tra sport e turismo culturale.

È arrivata anche l’ufficialità della scelta della guida tecnica affida a Luca Secchi. Sorprende invece la durata del contratto, ben 3 anni.

Da una parte significa fiducia pressoché cieca nella scelta fatta. Ogni allenatore sogna di poter lavorare con calma sulle sue idee e quindi è legittimo che il tecnico si dica entusiasta della nuova avventura. Per la società è un impegno economico importante che riserva sempre una percentuale di rischio perchè la palla è rotonda nonostante gli investimenti e le ambizioni.

«Ci sono tutti i presupposti perché questo progetto tra l’una e l’altra società, diventi qualcosa di veramente interessante – ha detto l’allenatore sardo che le Marche le ha solo viste da avversario in trasferta al Palabaldinelli di Osimo contro la Lardini Filottrano ai tempi di Chieri –, con l’obiettivo di poterci proporre negli anni a livelli maggiori, con una società che diventi una bella realtà italiana. Sono un allenatore innamorato di questo sport – continua – e ho sempre ritenuto fondamentale il divertimento in palestra. Venire qui, per me, è stata una sfida, perché non è un ambiente come quello che ho vissuto negli ultimi anni, ma che ambisce a diventarlo e perciò, lavorare con persone cariche ed entusiaste è lo stimolo che cercavo».

La squadra si allenerà e giocherà sia a Castelbellino che a Moie e, in attesa di capire la reale competitività del roster anche rapportato alle avversarie, la certezza è che il derby con Vallefoglia non ci sarà visto che la società pesarese giocherà in A2. Da chiarire invece la posizione della Pieralisi Jesi. Quello sì che sarebbe un derby da scintille.

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