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Giro d’Italia 2023, appuntamento nelle Marche a Fossombrone

Dopo gli arrivi di Jesi e Ascoli Piceno negli ultimi due anni, la corsa rosa sceglie il nord della regione per l'ottava tappa Terni - Fossombrone

Foto Gian Mattia D'Alberto / LaPresse 17 Ottobre 2022 - Milano, Italia - sport - Presentazione Giro d'Italia 2023 edizione 106 - Teatro Lirico di Milano. Nella foto: Jay Hindley, Vincenzo NibaliOctober 17, 2022 Milan, Italy - sport- Presentation of the Giro d'Italia 2023 edition 106 - Opera House of Milan.In the pic: Jay Hindley, Vincenzo Nibali

«Tappa mossa con i muri delle Marche a decidere il finale». L’organizzazione della corsa rosa la descrive così la Terni – Fossombrone, ottava tappa da 207 chilometri del Giro d’Italia 2023, che si correrà il 13 maggio del prossimo anno.

Il percorso del Giro è stato presentato con una cerimonia ufficiale a Milano ieri, 17 ottobre. La corsa prenderà il via con tre tappe abruzzesi dal 6 all’8 maggio, per concludersi il 28 a Roma.

Nelle Marche, dopo l‘arrivo della scorsa edizione a Jesi e quello del 2021 ad Ascoli in una tappa partita dalle Grotte di Frasassi, l’edizione 106 del Giro approderà appunto il 13 maggio. «I 60 km finali – spiega l’organizzazione – racchiudono praticamente tutto il dislivello (2.500 metri). Si scalano le ascese dei Cappuccini (3 km circa con pendenze fino al 19%), il Monte delle Cesane (7 km circa con pendenze fino al 18%) e dopo lo strappo di Montefelcino nuovamente la salita dei Cappuccini la cui cima, a 5 km dall’arrivo, è il trampolino ideale per chi volesse vincere la tappa».

Biniam Girmay primo sul podio a Jesi nel Giro d’Italia 2022

Nel maggio scorso ad aggiudicarsi la corsa rosa fu l’australiano Jai Hindley, che così ha commentato il nuovo percorso: «Molto interessante, penso che la tappa 7 con l’arrivo a Campo Imperatore sarà molto importante, ho vinto lì nel 2017 al Giro Under e mi piacerebbe ripetermi. Non ho ancora definito i miei piani per il 2023 ma spero di essere al via del Giro il prossimo anno». E per Vicenzo Nibali, appena ritiratosi, in carriera vincitore di due Giri, un Tour e una Vuelta, già testimonial delle Marche: «Ho guardato questo percorso ancora con gli occhi da corridore. È molto simile alle edizioni che ho vinto io e quindi mi piace molto. È un Giro ben disegnato con una prima parte molto movimentata, sarà fondamentale essere al top della forma. Nella seconda parte è un Giro che va in crescendo, e serviranno energie soprattutto nell’ultima settimana».

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