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Giovanni Mancini primo colpo di mercato del Cus Ancona C5

Da Corinaldo arriva il primo colpo di mercato del Cus Ancona che nella prossima stagione potrà contare sulle giocate di Giovanni Mancini, 26 anni

Giovanni Mancini del calcio A 5 del Cus Ancona

ANCONA – Ogni volta che ha incontrato il Cus Ancona ha sempre trovato il modo di fargli gol. Ma la cosa più incredibile è che nella vittoria del Corinaldo in casa contro l’Ascoli che di fatto ha regalato la serie A2 ai dorici di gol ne ha realizzati ben tre. E proprio da Corinaldo arriva il primo colpo di mercato del Cus Ancona che nella prossima stagione potrà contare sulle giocate di Giovanni Mancini, 26 anni laterale ma all’occorrenza anche pivot. Una pedina destinata a dare spessore tecnico al Cus Ancona con lo stesso giocatore che si dice entusiasta della scelta fatta. «Sono contento di venire a giocare ad Ancona. Quando Fabio Carletti mi ha presentato il progetto non ho esitato ad accettare questa proposta. Il Cus Ancona lo conosco alla perfezione, per tanti anni ci siamo incrociati sui campi da gioco; so benissimo quanta serietà e passione ci sia in questa realtà sportiva».

Una cosa è certa: a distanza di anni Giovanni Mancini ritroverà la serie A2 categoria che aveva già conosciuto ai tempi del Mantova. «Tornare in serie A per il sottoscritto è motivo di grande soddisfazione. Ho fatto tanta gavetta con il Corinaldo ma anni addietro ho avuto modo di andare in quel di Mantova dove ho disputato un campionato di serie A. Ci aspetta una stagione difficile ma questo almeno per il sottoscritto è un grande stimolo». Quali saranno le maggiori difficoltà che il Cus Ancona potrebbe soffrire nella prossima stagione? «In serie B ti puoi permettere degli errori che non sempre vengono sfruttati dagli avversari. In serie A2 il margine si assottiglia, il livello è più alto e ad ogni errore corri il rischio di pagare dazio. Non si deve lasciare nulla al caso, in poche parole occorre la quasi perfezione in mezzo al campo. I particolari possono fare la differenza sia nel bene che nel male».

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