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Fulgenzi, esordio dolce e amaro

Alla prima gara col suo nuovo team, la GDL di Gianluca De Lorenzi, il pilota jesino conquista subito una pole con record al Mugello, dove è il primo sotto il minuto e 50" nella Porsche Carrera Cup. Poi Dobermann tradito da una gomma in gara 1 e settimo in gara 2

Enrico Fulgenzi in pista col suo nuovo team al Mugello
Enrico Fulgenzi in pista col suo nuovo team al Mugello

JESI – Prima una pole da record, poi un poco di malasorte a frenarne la corsa, nel debutto del “Dobermann” jesino Enrico Fulgenzi col suo nuovo team, la GDL di Gianluca De Lorenzi, sul circuito del Mugello, nell’ultima tappa prima della sosta di agosto della Porsche Carrera Cup Italia. Sugli scudi la Pole Position all’esordio coi nuovi colori, che ha visto Fulgenzi diventare il primo pilota ad infrangere il muro del 1’50” nella storia della Porsche Carrera Cup al Mugello.

Fresco di cambio casacca, dopo essere passato dal Team Ghinzani ARCO Motorsport al Team GDL, Enrico “The Dobermann” Fulgenzi si è confermato in grande forma, malgrado gli episodi sfortunati che lo hanno spesso condizionato in questa prima metà della stagione. Carico al massimo, il driver di Jesi non è scattato benissimo al via di Gara 1 e ha dovuto lasciare la testa della corsa agli avversari, rimanendo però sempre in scia. Dopo una safety-car che ne spezzava il ritmo, il pilota della GDL riprendeva la sua corsa conquistando la terza piazza prima di dover subire un mesto ritiro a causa del dechappamento, ovvero la perdita anomala del battistrada, di uno pneumatico. Smaltita la profonda delusione per il podio perso, Fulgenzi dimostrava in Gara 2 grande carattere scattando ultimo e rimontando, a suon di giri veloci, molte posizioni arrivando a conquistare la settima piazza assoluta. Piccolo rammarico anche in Gara 2 per il pilota marchigiano, a causa della neutralizzazione della gara a pochi minuti dalla fine per l’ingresso della Safety Car, che gli ha impedito di recuperare qualche altro punto in classifica generale.

Commenta Fulgenzi: «È stata dura ritirarsi in Gara 1 quando ero terzo e scattavo dalla pole. Siamo stati sempre velocissimi e al via della prima manche ho solo patito un po’ di bagarre con qualche contatto. Il podio era nostro ma poi la gomma ci ha mollato. Per quanto riguardo Gara 2 ho dato davvero il massimo ma scattando così indietro era davvero impossibile pensare al podio. Adesso un po’ di riposo e poi ci prepariamo al meglio per la gara di Vallelunga».

Prossima tappa del monomarca Porsche dal 7 al 9 settembre.

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