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Fermo, rinviato al 2021 il Gran Premio di ciclismo di Capodarco

Decisione sofferta per la gara internazionale under 23 che si svolge ogni anno il 16 agosto. «Invito gli organizzatori a cominciare subito a lavorare per l’edizione del prossimo anno, che dovrà essere unica, da ricordare» le parole del sindaco Paolo Calcinaro

Un momento della conferenza stampa

FERMO – È ufficiale: il Gran Premio di Capodarco di ciclismo è stato rinviato al 2021. La sofferta decisione è arrivata a seguito dell’emergenza sanitaria e della mancanza di dovuti protocolli per disciplinare tali competizioni in questo difficile momento storico. Dunque la gara internazionale per under 23 di ciclismo, prevista per il 16 agosto, è stata rinviata al prossimo anno.

L’evento sportivo dell’estate fermana, che vede ogni anno migliaia di spettatori affollarsi lungo il percorso per incoraggiare ed essere vicini ai ciclisti, quest’anno dovrà osservare uno stop. «Obbligato perché è impensabile poter correre la gara ad agosto, dopo questo lockdown non ci sono certezze per questi eventi nonostante Ministero e Coni stiano lavorando per delle linee guida» ha detto Raffaele Babini, direttore di Corsa a Capodarco e al Giro d’Italia.

«Una decisione sofferta ma saggia per mantenere integro il valore di questa corsa –  le parole di Lino Secchi, presidente del Comitato Regionale Marche della Federazione Ciclistica Italiana – troppo breve il tempo per mettere in piedi l’organizzazione».

«Qualche mese fa non pensavamo affatto a quanto è successo poi Capodarco è una festa di popolo, è un momento immersivo nella comunità – ha aggiunto il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro -. Gaetano e Simone Gazzoli mi hanno subito informato e li ringrazio della sensibilità; con queste condizioni tutti ci siamo resi conto che non ha senso correre il Gran Premio Capodarco. Invito gli organizzatori a cominciare subito a lavorare per l’edizione del prossimo anno, un’edizione che dovrà essere unica, da ricordare».

«Non mi sembra vero e non ci dormo la notte; ho interessato anche la regione sulla questione – sono state le parole di Gaetano Gazzoli che con Simone Gazzoli e Adriano Spinozzi organizza ogni anno l’evento -. Senza tempi tecnici e senza protocolli è impossibile ospitare atleti, famiglie e accompagnatori che si ritrovano per questa festa all’interno della comunità. Il mondo intero infatti, con le formazioni internazionali, è rappresentato nel giorno della gara e Capodarco con questa corsa concorre a promuovere la città, il territorio, le Marche e l’Italia all’estero».

«Questa gara ha numeri, dal punto di vista dell’organizzazione, molto importanti – ha detto Adriano Spinozzi -. 176 corridori, 70 mezzi, 500 persone da sistemare in 17 alberghi. Fino ad ora sono già arrivate 65 richieste di altrettante squadre ma a oggi, come detto, non è possibile poter allestire un’organizzazione senza tempi e senza protocolli».

Parla di momento di «lutto e di silenzio» monsignor Vinicio Albanesi, presidente della Comunità di Capodarco. «Viviamo un momento delicato a causa di questo virus e io sabato scorso sono stato a Loreto per pregare la Madonna. La gara di Capodarco è una festa vissuta con slancio, ci dà respiro, in questo caso stare fermi, in silenzio, fa crescere il desiderio» ha detto.

«In questo caso ha vinto l’attenzione al prossimo e allo sport – ha aggiunto l’assessore allo sport di Fermo Alberto Maria Scarfini -. Questo rinvio ci fa capire quanto sia importante anche a livello di promozione turistica del nostro territorio la gara di Capodarco».

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