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Fermana sconfitta a Reggio Emilia: i Canarini escono a testa alta dal “Mapei Stadium”

In una gara che sembrava chiusa sulla carta, la Fermana ha disputato un’ottima prova contro la prima della classe. La sconfitta, di misura, testimonia comunque il buon momento della squadra

Reggiana-Fermana, le squadre schierate al centro del campo prima del match (Foto Uff. Stampa Fermana)

La gara di Reggio Emilia era oggi davvero un durissimo banco di prova per la Fermana di mister Riolfo che, proprio alla vigilia, aveva ribadito il concetto di non voler partire battuto. E così è stato. In una gara vibrante e ricca di colpi di scena, la Fermana ha fatto soffrire i granata padroni di casa, che hanno faticato molto più del previsto per avere la meglio sui gialloblù. Gara che inizia subito in salita per la Fermana, visto che la Reggiana passa subito in vantaggio al suo primo vero affondo. È Lanini che mette in rete già al 10’ di testa, dopo un’azione personale di Luciani.

La Fermana non ci sta e rimane in partita, cercando di rendersi pericolosa non appena trova degli sbocchi in avanti, trovando la rete del pareggio al 33’ con Nepi, bravo a concretizzare un assist di Pannitteri, che approfitta di un’incertezza difensiva degli emiliani. La Reggiana reagisce al pareggio ed ha l’occasione di portarsi in vantaggio grazie ad un rigore concesso dal sig. Cascone di Nocera Inferiore. È Zamparo a portarsi sul dischetto, ma lo specialista Ginestra torna super e para il suo primo tiro dal dischetto della stagione. Nonostante lo scampato pericolo, la Fermana capitola però negli ultimi minuti della prima frazione di gioco, quando Libutti al 43’ sigla la rete del vantaggio. Nella ripresa, le due squadra continuano a giocare la gara a viso aperto, ma al 60’ arriva l’episodio che decide la gara, l’espulsione del gialloblù Mbaye, reo di aver alzato un po’ troppo il braccio nei confronti dell’avversario. Contro un avversario così forte così, la Fermana, rimasta in 10 uomini, non riesce più ad impensierire seriamente l’estremo difensore granata Voltolini, nonostante gli ingressi in corsa di Capece, Marchi e Mordini. Rimane un grande rammarico per i ragazzi di Riolfo, quello di non aver avuto la possibilità di giocarsi tutte le proprie carte in parità numerica, contro una formazione che ha dimostrato comunque di meritare la prima posizione in classifica.

Alessio Nepi, autore della rete della bandiera a Reggio Emilia (Foto Uff. Stampa Fermana)

Questo il tabellino del match:

REGGIANA-FERMANA 2-1

REGGIANA: Voltolini; Luciani, Camigliano, Cauz, Libutti, Radrezza (67’ Muroni), Cigarini, Rossi (84’ Sciaudone), Contessa; Zamparo, Lanini (84’ Rosafio). All. Diana 

FERMANA: Ginestra; Alagna, Urbinati, Scrosta (74’ Capece); Rossoni, Mbaye, Graziano (74’ Marchi), Rodio; Pannitteri, Frediani (74’ Mordini); Nepi (87’ Bolsius). All. Riolfo

ARBITRO: Cascone di Nocera Inferiore

RETI: 10’ Lanini, 33’ Nepi, 43’ Libutti

NOTE: ammoniti Radrezza. Graziano, Scrosta, Capece, Valtolini, Urbinati. Espulso al 15’ st Mbaye

C’è molto rammarico nel tecnico Giancarlo Riolfo che commenta così la gara: «la Reggiana è una signora squadra che ha fatto valere il suo impatto fisico oltre alle sue qualità tecniche. Noi abbiamo ribattuto colpo su colpo, cercando di fare quello che sappiamo. Potevamo fare meglio alcune cose nel primo tempo, come la gestione delle marcature. Nel secondo tempo abbiamo messo qualcosa in più nelle nostre convinzioni, siamo stati bravi ad aggredire gli spazi, poi l’espulsione di Mbaye ci ha tolto un giocatore importante, che in queste partite così equilibrate, ti costringe a fare ancora più fatica per recuperare. La squadra è comunque sempre rimasta in campo, con grande motivazione, attenzione, e spirito per provare a tutti i costi ad arrivare al pareggio. Purtroppo non ci siamo riusciti, anche se siamo stati bravi nelle situazioni in cui siamo riusciti a togliergli riferimenti e spazio, a ripartire ed essere pericolosi, come nella situazione del gol. Usciamo senza punti dal “Mapei Stadium”, e ci rimetteremo a lavorare a testa bassa. Dobbiamo migliorare e crescere, per avere più convinzione e fiducia nei nostri mezzi per portare a casa ancora più risultati di quelli che stiamo facendo».   

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