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L’energia del giovane Gulini dà morale alla Ristopro Fabriano

Esordiente in A2, il classe 2002 sta vedendo aumentare il suo minutaggio: «Le assenze pesano, ma se ci riescono le nostre cose possiamo superare le difficoltà»

Gianmarco Gulini, play/guardia della Ristopro Fabriano (foto di Marco Teatini)

FABRIANO – «Siamo in una situazione precaria a causa delle assenze, ma penso che se troviamo la partita in cui ci riescono le nostre cose e in cui tutti diamo un contributo importante, possiamo trovare un risultato che ci aiuti a superare le difficoltà».

Il giovane classe 2002 – ma giù molto coinvolto – Gianmarco Gulini, guarda con determinazione al prossimo incontro che la sua Ristopro Fabriano disputerà domenica 12 dicembre a Latina.

Il play/guardia nativo di Urbania in questa stagione da esordiente in A2 sta ricevendo molta fiducia da parte di coach Pansa (2,4 punti in 9,9 minuti di utilizzo) e, viste anche le assenze, il suo impiego domenica scorsa è salito fino a 23 minuti nella sconfitta interna con la Tramec Centro.

«Una sconfitta causata soprattutto dalle nostre brutte percentuali – commenta Gulini. – Se non fai canestro, è inevitabile andare in svantaggio di tanto. Avessimo avuto una serata normale al tiro credo ce la saremmo potuta giocare fino alla fine con Cento, nonostante appunto avessimo delle assenze importanti».

Giocare con un solo americano e senza Santiangeli è un handicap non da poco per la neopromossa formazione marchigiana, che è ultima in classifica con 4 punti e fino ad inizio gennaio non potrà fare mercato per sostituire il suo Usa.

Il giovane Gulini, intanto, è pronto a dare il suo massimo contributo in questo periodo di difficoltà della squadra. 

«Come mi trovo in A2? – risponde – Sicuramente ho notato un maggiore impatto fisico e un ritmo di gioco più elevato. Affrontare in ogni partita due giocatori americani crea ovviamente una differenza rispetto alla B. Il ruolo in cui ora mi trovo più a mio agio è guardia. Però, all’interno della mia crescita, so di dover migliorare anche da play, perché può tornarmi utile e perché è un ruolo dove non ci sono più tanti specialisti».

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