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Eccellenza, i club dissidenti non mollano e insistono per i due gironi

Il Loreto e le altre società deluse di Promozione per il mancato salto di categoria non arretrano e sono pronte a richiedere un summit con il presidente della Figc Paolo Cellini

Paolo Cellini
Paolo Cellini, presidente Figc Marche

ANCONA- Non si è placata la lotta serrata dei cosiddetti club dissidenti per chiedere al presidente della Figc Marche Paolo Cellini l’Eccellenza a due gironi. Si tratta di quelle società di Promozione che, per via dell’interruzione del campionato a causa del coronavirus, avrebbero visto svanire le chance di salto di categoria e che stanno chiedendo un passo indietro da parte della governance del calcio dilettantistico marchigiano.

Questo perchè, nei giorni scorsi, attraverso il comunicato che apriva la stagione sportiva 2020-2021 è stato ufficializzato il format dell’Eccellenza a 18 squadre a girone unico con il campionato che dovrebbe iniziare i primi di ottobre (e per concludersi nei tempi prestabiliti potrebbe prevedere diversi turni infrasettimanali).

A guidare in modo particolare la protesta c’è sicuramente il presidente del Loreto (secondo in Promozione B) Andrea Capodaglio. Ad integrare la delusione per non essere stati promossi, non è stata ben digerita la scelta di voler salvare le ultime classificate contestualmente alla mancata promozione delle seconde. Un criterio che, a sentire il numero uno loretano, non sarebbe da ritenersi meritocratico. La partita è ancora aperta con le società che si sono già incontrate e che sarebbero pronte a rivedersi anche nel breve termine. Tra le deluse c’è anche la Civitanovese (terza Promozione B). La volontà è quella di organizzare un summit anche con il presidente della Figc Marche Paolo Cellini.

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