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Delio Rossi: «Un nuovo sistema di gioco per rilanciare l’Ascoli»

Per il nuovo mister della squadra bianconera, ora penultima in serie B, la forza del gruppo dovrà fare la differenza. Ecco cosa ha detto in conferenza stampa

Il nuovo allenatore dell'Ascoli Delio Rossi

ASCOLI – «Valuterò la situazione e le condizioni e caratteristiche dei giocatori e poi sceglierò un sistema di gioco e non lo cambierò ogni settimana. Al massimo potrò sostituire un singolo con un altro, ma sarà la forza della squadra che dovrà fare la differenza».

Si è presentato così oggi (martedì 2 dicembre) in conferenza stampa il nuovo allenatore dell’Ascoli, Delio Rossi, 60 anni e tanta competenza ed esperienza da vendere nel mondo del calcio che conta. Accanto a lui il patron della società Massimo Pulcinelli, il presidente Carlo Neri, il direttore generale Piero Ducci.

Con tono riflessivo e pacato, Rossi ha esposto le linee generali del suo approccio alla guida tecnica di una formazione che si trova ora al penultimo posto del campionato di serie B, e che ha bisogno di un immediato rilancio: «Le aspettative su di me sono alte – ha premesso l’ex tecnico di Lazio e Fiorentina – e io cercherò di dare il meglio insieme ai ragazzi presenti nella compagine. Fare presto e bene è importante, ma spesso si tratta di due cose incompatibili tra di loro: quindi occorre studiare la situazione, impostare un modulo giusto e soprattutto, nelle difficoltà attuali far emergere le qualità degli uomini più che dei professionisti del calcio. Naturalmente – ha aggiunto il nuovo mister bianconero – facendo cose diverse rispetto al recente passato».

Da sinistra il presidente Carlo Neri, il patron Massimo Pulcinelli, il tecnico Rossi e il direttore generale Ducci

Per Delio Rossi, che nella sua carriera ha anche ottenuto tre promozioni dalla serie B alla serie A, e quindi conosce bene la categoria cadetta (ex della Salernitana, del Pescara ed altre), «ogni allenamento ed ogni partita saranno fondamentali» per cambiare rotta alla squadra, in crisi di risultati da inizio stagione, nonostante una buona rosa allestita dalla società.

Se occorrono integrazioni o correttivi al gruppo ( il bomber Daniele Cacia tra gli altri )? «Vedremo nel corso del campionato – ha risposto il tecnico – ma io mi affido al gruppo non ai singoli, perchè sono molto pochi i giocatori che da soli possono fare la differenza, ed uno è morto da poco (Maradona, ndr)». Quanto alla sfida ravvicinata di venerdi 4 dicembre con il Pescara, il nuovo allenatore bianconero non si è sbilanciato, non fornendo indicazioni particolari nè sul reparto difensivo ( a 3 a o 4) nè su altre scelte.

Dal canto suo il patron Pulcinelli, che ha definito Rossi “un lusso” per l’Ascoli calcio, ringraziandolo per la disponibilità ad accettare la sfida propostagli, ha affermato che “i ragazzi ora hanno un vero maestro e devono dare molto di più di quanto dato finora».

Aggiungendo poi: «Quest’anno la società avrà 2,5 milioni di entrate in meno, e bisognerà superare una fase molto difficile per tutto l’ambiente. Mi attendo per questo anche una collaborazione da parte di tutti per risollevare le sorti della squadra». E qui l’attuale azionista di riferimento della società di Corso Vittorio – una società che fu di Cino Del Duca e Costantino Rozzi – si è rivolto esplicitamente alla stampa, invitandola ad non assumere atteggiamenti «irrispettosi».

Ne è nato poi un battibecco con parole forti con il collega del Resto del Carlino, colpevole secondo Pulcinelli di aver scritto notizie false ( «Di Biagio non ha mai rifiutato di venire ad Ascoli» ha tuonato Pulcinelli). Una caduta di stile che forse poteva essere evitata, da parte di chi ha le redini di un club sportivo tra i più gloriosi e antichi d’Italia (1898 la fondazione) e quasi 30 anni di campionati nazionali, tra serie A e serie B alle spalle.

Per fortuna alla conferenza c’era anche Delio Rossi, che prima aveva detto: «Il calcio non è una guerra, bisogno viverlo con serenità..».

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