Sport

Cus Ancona, il presidente Francescangeli fa il punto sulle quote stagionali pagate

Il numero uno biancoverde si è rivolto alle famiglie dei propri tesserati per puntualizzare come si comporterà la società sportiva nei confronti delle quote annuali pagate per periodi di attività non goduta, a causa del Covid-19

Cus Ancona
Un gruppo dei più piccoli del Cus Ancona

ANCONA – L’emergenza Coronavirus, tra i tanti effetti, ha frenato bruscamente anche le stagioni sportive dei più piccoli, secondo il loro calendario delle attività. David Francescangeli, presidente del Cus Ancona che annette al suo interno moltissime sezioni, ha chiarito un aspetto importante riguardante le quote annuali pagate dai genitori.

Per prima cosa, si è chiarito che l’annata non riprenderà prima delle vacanze estive: «Torneranno i nostri piccoli a fare lo sport che tanto amano? Certo che lo faranno, non ora, ma speriamo presto, il prima possibile, non appena ci saranno le condizioni di assoluta sicurezza per la salute di tutti – dice Francescangeli -. Nel frattempo devo alcuni chiarimenti. La stagione è finita il 29 febbraio e non riprenderà sicuramente prima delle vacanze estive, o per lo meno non riprenderà la nostra. Le problematiche economiche valgono per tutti. Per i genitori, ma anche per le associazioni, non lo dimentichiamo questo».

Nello specifico: «A tal fine posso dichiarare che le quote pagate per periodi di attività sportiva non goduta (marzo-aprile-maggio ed anche oltre per alcune delle nostre discipline), costituiranno un bonus/voucher da utilizzare per la prossima stagione sportiva quando essa avrà inizio. Aggiungo che a coloro i quali non intenderanno far proseguire ai propri figli l’attività con il CUS Ancona, sarà rimborsata la medesima somma se già versata. Ovviamente anche del rimborso, così come per il voucher, sarà possibile beneficiare solo dopo la ripresa delle attività».

E poi la conclusione, rivolgendosi alle famiglie: «Vi assicuro che ciò non era affatto scontato. Sia chi continuerà con noi, sia chi preferirà andare altrove, sarà economicamente accontentato in un modo o nell’altro. Dateci il tempo di riprendere il cammino garantendovi personalmente che nessuna famiglia ci rimetterà economicamente».

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