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Coronavirus e calcio a porte chiuse, il dg della Fermana: «Di fronte a una simile emergenza passa tutto in secondo piano»

Le squadre di LegaPro costrette a rimanere ferme ai box. Si preannuncia un tour de force di partite sino al termine del torneo. Parla Fabio Massimo Conti

Il DG della Fermana Fabio Massimo Conti

I gialloblù della Fermana calcio proseguono gli allenamenti in vista del prossimo incontro che, dopo le soste forzate per la nota emergenza Coronavirus, arriverà solo domenica 15 marzo contro il Rimini, per poi proseguire subito nell’infrasettimanale di Imola previsto per mercoledì 18 marzo.

Quella contro il Rimini sarà una partita da prendere con le molle visto che per i rivieraschi, ultimi in classifica con il Fano a 21 punti, si tratterà di una sorta di ultima spiaggia e tenteranno il tutto per tutto per agganciare il treno play-out e per partire nella migliore posizione possibile.

Il Presidente della LegaPro Francesco Ghirelli

In merito alla situazione che si sta delineando, nella giornata di mercoledì ha parlato anche il presidente della LegaPro Francesco Ghirelli: «Nei giorni scorsi ci siamo confrontati con il Governo, in particolare con il ministro Spadafora, ribadendo che non vogliamo le porte chiuse perché il calcio senza pubblico non esiste e perché le nostre società, a differenza delle altre serie professionistiche, vivono in gran parte con gli introiti provenienti dallo stadio. Credo che il ministro raccoglierà questo tema». Quando si è in emergenza, comunque, prosegue il presidente Ghirelli, «quello che pensiamo noi deve passare in secondo piano. Se le autorità scientifiche e sanitarie ci dicono che per il bene del Paese bisogna procedere in questo modo, il compito di ognuno di noi è di obbedire». 

In casa gialloblù invece, ha parlato il dg Fabio Massimo Conti. Queste le sue parole: «Stiamo vivendo una situazione particolare per la sua straordinarietà. È un evento imprevedibile che sta cambiando le abitudini di tutti noi. Credo che di fronte ad un’emergenza del genere, passi tutto in secondo piano, compreso lo sport ed il calcio, anche se emergono delle emergenze e criticità che prima non erano prese in considerazione. È una situazione che va affrontata con la massima attenzione e la massima prudenza. Stiamo seguendo tutte le indicazioni fornite dagli organi istituzionali, non ultimo quelle inserite nel Decreto appena fatto dal Governo. Saranno inoltre igienizzati e sanificati tutti gli ambienti che sono in gestione diretta della Fermana. La disposizione meno bella è quella delle porte chiuse. Giocare a porte chiuse è sicuramente un avvenimento molto triste, che avrà delle conseguenze molto gravi per tutte le società: stadi vuoti e mancati introiti economici. Per 6-7 partite non avremo nessun incasso dai botteghini e questo sarà un aspetto non indifferente per molte società, soprattutto quelle più piccole come la nostra. Sono ben contento comunque che la Lega si è fatta trovare pronta su questi temi. Tornando al campionato, saranno decisive le prossime 4 gare contro Rimini, Imolese, Cesena e Virtus Verona, tutte formazioni sotto di noi. Se andranno bene, è chiaro che affronteremo il resto del torneo con un clima molto sereno».

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