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Coach a confronto ai tempi del Coronavirus. Schiavo, Gaspari, Pistola e Paniconi

La situazione della pallavolo vista dai tecnici delle squadre marchigiane di serie A e dai tecnici marchigiani che allenano in serie A1

Gaspari e Schiavo insieme a Modena

ANCONA – Con due squadre in serie A, Lardini Filottrano e Roana Cbf Macerata, e due coach da esportazione come Marco Gaspari a Casalmaggiore e Andrea Pistola a Cuneo, la voce marchigiana nel mondo del volley non è marginale e ascoltarla non è banale. Chiude il lotto poi il CT della Nazionale Davide Mazzanti.

Intanto l’aspetto più importante, la salute. Gaspari, Pistola, Paniconi e Filippo Schiavo, unico non marchigiano ma inserito nel quartetto come allenatore dell’unica squadra di A1 femminile regionale, ci rassicurano sulle loro condizioni.

Paniconi è rimasto a casa, Schiavo invece non è rientrato nella sua Carpi preferendo restare alla residenza Sette Colli di Filottrano ancora qualche giorno ma ora che anche l’ultima giocatrice Gaia Moretto ha lasciato Filottrano è pronto a rientrare. E’ ancora in “ufficio” a Casalmaggiore anche Marco Gaspari che non ha fatto ancora rientro ad Ancona. Pistola ha invece lasciato Cuneo per rientrare a Montemarciano.

«Ormai penso ci siano poche possibilità di concludere la stagione visto anche le ultime dichiarazioni del Ministro dello Sport che bloccano gare e allenamenti fino a maggio» dice Andrea Pistola, che era pronto a giocare a Jesi con la sua Bosca Cuneo proprio nel giorno che è arrivato lo stop alla serie A1 femminile, era domenica 8 marzo.

«Bisognerebbe dare a quel punto almeno altre tre settimane per permettere alle atlete di allenarsi un po’ e non rischiare infortuni – spiega l’ex tecnico della Lardini – e non so se sia fattibile». Sulla stessa linea un altro ex tecnico di Filottrano Luca Paniconi, artefice della storica promozione della sua Roana Macerata in A2 e lanciata in questa stagione verso la conquista di un posto nei playoff provando a vincere la Poule salvezza. «Credo che sarà impossibile riprendere questa stagione» – dice Paniconi. «Sarebbe stato bello poter vivere con la mia squadra e la mia società un finale di stagione che poteva diventare interessante ma in questo momento lo sport non conta nulla rispetto a quello che si sta vivendo con la testa ed il cuore che sono ovviamente da un’altra parte».

Filippo Schiavo invece è l’allenatore in carica della Lardini e prepara i bagagli convinto che «non ci siano le condizioni igienico-sanitario per rendere lo sport fruibile alle persone e giocare a porte chiuse perde senso. Ritengo soprattutto che non ci siano le condizioni di serenità per gli addetti ai lavori per tornare ad allenarsi in palestra qualora ce ne fosse la possibilità e già a fine febbraio il clima era surreale. Immagino adesso cosa accadrebbe». Sui responsi della stagione di A1 la sua posizione è chiara: «Per me la stagione avrebbe comunque un valore relativo e il risultato da acquisire sarebbe quello di metà febbraio con tutte le squadre che avevano giocato lo stesso numero di partite giocate».

Per Marco Gaspari, tecnico di Casalmaggiore e che voci di mercato potrebbe mettere sulla panchina di Monza per la prossima stagione «ritengo che la situazione sia ancora molto instabile per vedere una “schiarita” all’orizzonte. La pallavolo manca a me come a tutti i tesserati», ricorda il figlio del grande Luciano e che a Modena ha avuto Filippo Schiavo nel suo staff. «Di sicuro finché non c’è un rallentamento di questa curva epidemica è impensabile ritornare in palestra. E la ripresa di una “preparazione atletica è fondamentale per la tutela delle nostre atlete. In aggiunta l’ipotetico rientro delle straniere con annessa quarantena renderebbe ulteriormente caotica la vicenda».

Il futuro è quello che accomuna e preoccupa tutti: «per quanto riguarda la mia società sono in attesa di notizie come un po’ tutti in questo momento di incertezza» – dice Pistola. «La nostra società è solida – replica Paniconi – ma in questo momento è impossibile prevedere il futuro. ci saranno problemi per tutti in ogni settore». «Oggi parlare della singola società ha poco senso ma dobbiamo guardare all’intero sport e ancor più all’intero Sistema Italia che sta affrontando e affronterà nei prossimi mesi» – insiste Schiavo. Anche Marco Gaspari è «preoccupato per la mia società come del resto per molte altre sportive e non. L’effetto della pandemia sarà assimilabile a quello di una guerra che però ha colpito indistintamente tutti. Quindi quando avremo la possibilità di ripartire e dovremo farlo tutti con estrema energia e carica per il nostro paese».

Di certo la pallavolo ha bisogna di recuperare visibilità e spazi televisivi anche per ridestare l’interesse degli sponsor. Da qui la proposta di coach Filippo Schiavo: «Ritengo che la Lega Volley dovrebbe prendere in considerazioni ipotesi di un qualche evento o iniziativa coinvolgendo più società possibili riportando la pallavolo estiva nei palazzetti come fanno le nazionali, cosa che non è vietata». Il rinvio delle Olimpiadi dà la dimensione della gravità della situazione a livello planetario.

In sintesi c’è voglia di normalità e di tornare a parlare di pallavolo.

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