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Carillo, Samb: «Tornare in campo sarebbe una grande gioia, ma solo in massima sicurezza»

Tra i rossoblù, il difensore affronta il tema del ritorno in campo come stabilito dal Consiglio Federale, raccontando la voglia di tornare a giocare

Il difensore della Samb Luigi Carillo

Dopo il pronunciamento del Consiglio Federale che ha stabilito il ritorno in campo di Serie A, B e LegaPro, nonostante il parere unanime espresso proprio dai Presidenti della terza serie pochi giorni prima contro l’eventuale ripresa, rimane ancora il dubbio di cosa potrà accadere. È montata infatti la protesta di questi ultimi per richiamare le massime autorità in merito alle difficoltà di attuazione dei protocolli, per le ingenti spese che questi potranno comportare, senza dimenticare le difficoltà dei club che in questi ultimi mesi non hanno potuto contare sulla voce più rilevante in entrata: l’incasso domenicale al botteghino.

A questo proposito, anche in casa rossoblù è stato affrontato lo spinoso argomento, su cui molto presto verrà presa una decisione definitiva. Certo è che il fronte comune formato dai Presidenti di LegaPro contro la decisione del Consiglio Federale alzerà, e non poco, i toni dello scontro.  

Luigi Carillo, difensore classe ‘96 approdato in questa stagione in rossoblù è spinto dalla voglia di tornare in campo, ma allo steso tempo avverte la necessità di essere tutelato.

Cresciuto nella Juve Stabia, ha esordito in Serie B nella stagione 2013/14 per poi vestire le maglie di Catania, ancora della stessa Juve Stabia, Akragas, Paganese, Pisa e Brescia. Queste le parole del difensore: «Si va avanti aspettando di capire cosa accadrà. I nostri preparatori ci sono sempre molto vicini ed anche se sono rientrato a Napoli dopo due mesi trascorsi in casa a San Benedetto, mi sto comunque allenando al massimo, anche se a distanza. Aspettiamo tutti fiduciosi il responso da parte di chi dovrà decidere. La LegaPro aveva scelto di non giocare, ma il Consiglio Federale ha rigettato questa proposta. A noi giocatori non resta che aspettare. Tornare a giocare, per noi, sarebbe una grandissima gioia, ma lo vorremmo fare nel rispetto delle massime condizioni di sicurezza. Non è così semplice attuare i protocolli definiti. A me piacerebbe tantissimo tornare in campo, anche se non sarà così facile. È veramente dura stare per così tanto tempo lontano dal terreno di gioco, non potersi allenare in gruppo e non poter vivere lo spogliatoio. Ci vorrà tempo per tornare in forma fisicamente e tornare alla condizione fisica al momento dello stop. Ci vorrebbero almeno 3 settimane di intensa preparazione per arrivare almeno ad una condizione minimamente accettabile. Noi siamo sereni ed aspettiamo, pronti ad adeguarci a qualsiasi decisione».

Carillo durante uno dei match giocati dalla Samb al “Riviera delle Palme”

«La situazione è complicata sotto tutti i punti di vista, anche per la società, prosegue Carillo, ci sono tanti giocatori sotto contratto e tanti altri in prestito. Esse andranno gestite una alla volta. La cosa più giusta sarebbe prendere una decisione prima possibile ed accettarne le conseguenze. È impossibile accontentare tutti, ma quando si fanno delle scelte, è il rischio che bisogna correre. Non vorrei essere nei panni di chi dovrà decidere, ma confido nella responsabilità di chi dovrà farlo. Sono convinto sarà fatta comunque la scelta giusta».  

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