Arrivano ulteriori verdetti in serie D. La Fermana perde in casa 2-0 contro la Sambenedettese e retrocede matematicamente in Eccellenza con una giornata d’anticipo, toccando il punto più basso dei suoi 105 anni di storia. I canarini siglano un record negativo, con tre retrocessioni in quattro stagioni (la prima cancellata dal ripescaggio in serie C). Ora il futuro della Fermana è appeso a un filo: priorità verrà data alla ristrutturazione del debito, poi il possibile ingresso in società dell’AFC Fermo, che al momento gestisce il settore giovanile della Fermana.
Giornata da incorniciare invece per il Castelfidardo, che conquista la salvezza con un turno d’anticipo e lo fa nel modo più eclatante: travolgendo 4-0 l’Ancona al Del Conero. Una prestazione perfetta, con i biancoverdi in totale controllo sin dal primo minuto. I gol di Fabbri, Nanapere, Baldini e Vecchio hanno regalato al Castelfidardo una vittoria che il tecnico Marco Giuliodori ha definito “storica, come un campionato vinto”. L’Ancona di fatto non pervenuta: con la testa altrove, umiliata sul campo e contestata dai pochi tifosi in tribuna (gli ultras della curva nord erano assenti per protesta contro la società).
Sorride anche la Vigor Senigallia, che raggiunge la matematica salvezza grazie al pareggio pirotecnico ottenuto al “Bianchelli” contro un Fossombrone mai domo. Un punto che basta per brindare alla permanenza in Serie D. Per il Fossombrone continua invece il sogno play-off.
Chi invece deve ancora sudare è la Civitanovese. Il derby salvezza contro la Recanatese, giocato al Polisportivo, si è chiuso sull’1-1. Un risultato che lascia i rossoblù ancora impantanati nella zona più calda della classifica: ora servirà una vittoria nell’ultimo turno di campionato, contro la Samb, per essere certi dei play-out. La salvezza a quel punto dovrà passare attraverso lo spareggio. La Recanatese invece può esultare: grazie anche ai risultati dagli altri campi, è salva con una giornata d’anticipo. I leopardiani raggiungono l’obiettivo minimo al termine di una stagione di sofferenza, con un avvio scioccante, il cambio di allenatore e l’addio di capitan Sbaffo.