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Calcio, Ridolfi (AIA): «La situazione attuale non fa vedere la luce»

Il numero uno dell'AIA Marche ha raccontato come gli arbitri vivono l'attualità caratterizzata dall'emergenza Coronavirus. Il lavoro prosegue in videoconferenza e un pensiero va alle società e ai dirigenti

Carlo Ridolfi
Carlo Ridolfi, presidente AIA Marche

ANCONA- «La situazione attuale non ci fa vedere la luce. Noi dobbiamo essere positivi, l’ho chiesto ai ragazzi. È nostro compito di servizio farci trovare pronti poi decideranno altri».

Le parole sono di Carlo Ridolfi, presidente dell’Associazione Italiana Arbitri sez. Marche. Con i campionati di calcio fermi anche i direttori di gara sono ai box: «Atleticamente potremo pure essere pronti, mentalmente lo potremo anche diventare. Ma saremo pronti a gioire per un gol con quello che sta accadendo?».

Ridolfi ha raccontato il punto di vista degli arbitri legato alla stretta attualità con l’emergenza Coronavirus in primo piano: «Siamo persone come tutti e la viviamo esattamente allo stesso modo di altri. C’è chi ha perso parenti, chi amici. Il clima non è certamente dei migliori. Stiamo continuando a fare riunioni in video conferenza e altri lavori mirati. La speranza di ripartire è dentro ognuno di noi, vorrebbe dire mettersi l’emergenza alle spalle».

Il lavoro prosegue, chiaramente nel rispetto delle disposizioni vigenti: «Non battiamo la fiacca, lavoriamo da casa per rispetto della salute di tutti. Ovviamente la parte relativa al fondo non la facciamo e seguiamo programmi che ci sono stati inviati dal settore tecnico nazionale. Un pensiero voglio rivolgerlo anche alle società che passano forse il momento peggiore nello sport. Un grande abbraccio ai dirigenti, non ci fosse la loro passione sarebbe dura andare avanti».

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