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Calcio, Moie Vallesina: tanti baby in rampa di lancio nei vivai prof

Parla il tecnico e responsabile del settore giovanile Matteo Rossi: fra Fano e Matelica, diversi i frutti del lavoro della società del presidente Possanzini che si metteranno alla prova nei campionati nazionali

Mister-Matteo-Rossi-del-Moie-Vallesina

MAIOLATI SPONTINI – Il Moie Vallesina, in attesa dell’avvio del campionato di Promozione, nonostante le incertezze attraversate dal movimento alle prese con l’incognita Covid-19, si gode i suoi baby. Sono diversi, infatti, anche in questa stagione, i giovanissimi calciatori cresciuti nelle file della società del presidente Roberto Possanzini e passati nel vivaio di realtà professionistiche in Serie C.

«Christian Marinelli, classe 2005, dopo essere stato al Carpi lo scorso anno è passato da questo in prestito nelle file del Fano, dove farà parte della rosa della Under 16 nazionale – fa il punto Matteo Rossi, tecnico della prima squadra e responsabile del settore giovanile del Moie Vallesina -. Luca Rossetti, 2004, dopo essere stato al Fano passa invece nella Under 17 nazionale del Matelica. Sempre a Matelica, Marco Pengue e Mattia Paolucci, classe 2005, faranno parte della Under 16 nazionale mentre Pietro Ammora, che era con noi da due anni, classe 2007, sarà nel gruppo della Under 15. Infine voglio ricordare Nicolò Morazzini, classe 2000 cresciuto con noi: in D, dopo aver fatto bene con il Porto Sant’Elpidio da under, sarà quest’anno nelle file di una formazione ambiziosa come la Recanatese».

Spiega Rossi: «Si tratta di tutti ragazzi emersi dal nostro settore giovanile, stessa provenienza d’altro canto anche della gran parte della rosa della prima squadra, dove tutti i giovani sono stati promossi dal vivaio. La valorizzazione delle risorse cresciute in casa è lo spirito con il quale al Moie Vallesina lavoriamo da tempo».

L’attività stagionale è intanto ripresa. Poco meno di 300 – senza peraltro considerare la Juniores- i tesserati dello scorso anno. «Abbiamo ricominciato seguendo per filo e per segno tutti i protocolli di sicurezza – spiega Rossi – peraltro da quest’anno, proprio per avere a disposizione maggiori spazi, abbiamo ampliato il panorama delle strutture a cui facciamo riferimento, aggiungendo all’utilizzo del Grande Torino di Moie anche quello del Pierucci sempre di Moie e poi dei campi di Castelbellino e Pianello Vallesina, così da poter lavorare al meglio. Sono tre gli allenatori che si occupano di ciascun gruppo: riusciamo così a mantenere la proporzione di un tecnico ogni dieci ragazzi. Sono gli allenatori a fare la differenza».

Con in più una novità che, proprio nel nome della struttura sportiva di Moie tradizionalmente dedicata al vivaio, potrebbe svilupparsi. «Si sta lavorando ad un rapporto di collaborazione con una società prestigiosa come il Torino. Il legame è stato allacciato».

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