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Jesina, quattro annunci e addio amaro a Trudo

Ecco i centrocampisti Ballardini e De Rose e le punte Fioretti, che al Carotti segnò ai leoncelli due reti con la maglia del Campobasso, e Palma, classe '99. Intanto se ne va il capitano dell'ultima stagione «Scelta esclusivamente loro, al 200%» dice il giocatore

La curva della Jesina contro la Vis Pesaro
Una immagine pre- pandemia della curva leoncella

JESI – La Jesina accelera il completamento della rosa e annuncia altri quattro nuovi innesti, due centrocampisti e due attaccanti.

A metà campo arrivano i due classe 1995 Amedeo Ballardini e Dario De Rose. «Ballardini, 1,90 di altezza, viene dalla Savignanese, ma ha giocato in serie C a Ravenna e Lucca- comunica la società di viale Cavallotti- può essere schierato anche da mezzala e seconda punta, privilegiando il gioco aereo. È uscito invece dalle giovanili del Rimini De Rose, giocatore che abbina qualità e quantità con una fisicità importante e che lo scorso anno ha vestito la maglia del Classe dove ha confezionato 24 presenze condite da 4 gol».

In avanti arrivano invece Simone Fioretti, altro ’95, e Mattia Palma. «Fioretti, con alle spalle già 102 presenze in serie D condite da 27 gol, è un giocatore che dimostra continuità e spiccata capacità a farsi trovare pronto sotto porta». Nell’ultima annata Fioretti si è diviso fra Cittanovese e Castrovillari, mentre in precedenza ha incrociato i leoncelli con le maglie di Agnonese e Campobasso, mettendo anche a segno una doppietta al Carotti nel successo per 1-3 a Jesi dei lupi molisani del settembre 2016. Invece «Mattia Palma, 20 anni appena conclusi, è cresciuto nella Primavera del Sassuolo e ha già avuto prime esperienze a Nuoro e Isernia». Assicura la società: «Il diesse Maurizio Gagliardini è al lavoro per formalizzare ulteriori accordi così da permettere a mister Manuelli di avere una rosa competitiva già al raduno fissato per fine luglio».

Intanto si chiude dopo cinque anni l’esperienza alla Jesina dell’attaccante Kevin Trudo, capitano nell’ultima stagione. Un addio doloroso, sul quale è lo stesso Trudo a precisare: «La mia esperienza a Jesi finisce qui, dopo cinque anni bellissimi. Ma mi preme dire una cosa: scelta esclusivamente loro, al 200%. Non mia. Scelta, se di natura tecnica, legittima ma non mi sta bene che possa essere fatta passare per una decisione mia o condivisa. Ognuno si deve assumere le proprie responsabilità, esattamente come io me le sono sempre prese in campo. Bastava avere il coraggio di dirmelo apertamente e chiaramente». Spiega Trudo: «In questa società l’unica persona con cui avuto un buon rapporto e che con me è stato sincero è stato il presidente Mosconi. Ringrazio tutti i compagni di squadra, tutte le persone dello staff con cui ho lavorato e soprattutto i tifosi. Sono stati loro a farmi diventare qualcuno a Jesi, se sono stato una bandiera della Jesina lo devo soltanto ai tifosi».

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