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Villa Musone, il presidente Camilletti non ha dubbi: «La stagione è finita»

Il numero uno della società giallonera, militante in prima categoria Gir. B., considera chiusa la stagione attuale e parla della possibile crisi che interesserà il settore dilettantistico

Gianluca Camilletti
Gianluca Camilletti, presidente del Villa Musone

VILLA MUSONE- Gianluca Camilletti, storico presidente del Villa Musone (Prima categoria girone B), ha preso posizione in merito alla possibile ripresa dei campionati: «La situazione del Covid-19 sta influenzando le vite di tutti e in una situazione così drammatica come in questo momento, lo sport passa assolutamente in secondo piano. Io pertanto considero questa stagione conclusa, senza tanti giri di parole perchè al momento non possiamo ipotizzare la fine del virus e comunque non ci darebbe la possibilità di ricominciare subito, venendo a mancare i requisiti della salute di tutti i tesserati. In questi giorni leggo che i vertici nazionali della federazione si spingono a farci arrivare ben oltre il 30 giugno, scenario inaccettabile per il nostro movimento dilettantistico: certamente possibile e doveroso per i professionisti, ma inapplicabile per i nostri ragazzi, tecnici e dirigenti».

Secondo diverse indagini da parte degli organi federali, la crisi economica post-Coronavirus rischia di avere un impatto durissimo nel calcio dilettantistico: «Questa è un’emergenza sanitaria che produrrà una grossa crisi economica ed il nostro mondo non ne sarà esente. Penso alle aziende che lo sostengono e che avranno nel breve-medio periodo ben altre priorità: dovremmo velocemente adeguarci e trovare soluzioni». Con le istituzioni che possono recitare correttamente la loro parte:

«Considerando l’aspetto sociale ed educativo del nostro movimento, credo che la Federazione debba prendere in considerazione l’idea di dedicargli finalmente risorse economiche. Ci aspettiamo per la prossima stagione l’azzeramento delle quote d’iscrizione a tutti i campionati e dei costi dei tesseramenti in particolare di quelli del settore giovanile: in questo modo direttamente si aiuterebbero anche le famiglie già provate da questa situazione».

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