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Filottranese, Baleani: «Non ci rimane che sperare in tempi migliori per tutti»

Il presidente biancorosso ha analizzato l'ultimo anno con le squadre ferme causa Covid, offrendo una personale visione del futuro della società

Giorgio Baleani
Giorgio Baleani, presidente Filottranese

ANCONA – Non è stato un 2020 facile per il calcio dilettantistico e, di conseguenza, non lo è stato neanche per le società. La Filottranese (Promozione), ad esempio, si è trovata a dover interrompere sia l’attività di prima squadra che di settore giovanile per il Covid ma non ha mai visto spegnersi la voglia di tornare in campo e di ritrovare la normalità.

Le parole del presidente biancorosso Giorgio Baleani vanno esattamente in questo senso: «Per quanto riguarda la prima squadra attendiamo di capire come e se si andrà avanti, quindi rimaniamo alla finestra e nel contempo i ragazzi si sono sempre allenati per mantenere un buon aspetto fisico e tecnico ma anche per rafforzare i rapporti tra il gruppo. Ora è ovvio che tutto sarà legato all’evoluzione della pandemia. Mentre per il settore giovanile abbiamo ripreso a settembre con tutte le categorie, rispettano con attenzione i protocolli di sicurezza. Si è deciso insieme ai tecnici di andare avanti e svolgere gli allenamenti distanziati e per i più piccoli abbiamo anche sviluppato alcuni giochi per farli divertire».

Nello specifico: «In questo contesto il nostro sforzo è stato complessivo e, per garantire un adeguato supporto al nostro staff tecnico per garantire la massima sicurezza, abbiamo affiancato ai nostri tecnici abilitati alcuni giovani locali, nella fattispecie Giacomo Coppari e Carlo Pasqualini per i Primi Calci/Piccoli Amici mentre sui Pulcini abbiamo Andrea Falappa e per i Giovanissimi abbiamo Tommaso Simonetti e Simone Fiordoliva. Sono giovani del posto e questo mi fa molto piacere perché sarebbe una cosa buona far crescere in casa futuri tecnici».

Inequivocabile la chiusura: «Non ci rimane che sperare in momenti e tempi migliori dove tutto potrebbe rimanere un brutto ricordo ma credo, per terminare, che anche dalle difficili e brutte situazioni si apprende quella esperienza che servirà per affrontare il futuro e quindi restiamo a casa e rispettiamo le regole attuali se vogliamo venir fuori da tutto questo».

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