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Castelfidardo, vince a Campobasso ma non evita la retrocessione

Domenica dolceamara per i fidardensi, autori di una brillante vittoria per 4-3 ma nonostante ciò retrocessi matematicamente in Eccellenza. La speranza ora è il ripescaggio

Il Castelfidardo calcio
Il Castelfidardo calcio

CASTELFIDARDO – Domenica dolceamara per il Castelfidardo che batte in trasferta il Campobasso per 4-3 ma, nonostante la vittoria, retrocede matematicamente nel campionato di calcio di Eccellenza per via dei risultati sfavorevoli degli altri campi. L’ultimo posto utile per i playout è infatti occupato ora dal Santarcangelo, distante 9 lunghezze, quando mancano tre giornate dal termine del campionato, ma in caso di arrivo a pari punti la formazione romagnola avrebbe la meglio per gli scontri diretti a favore.

I biancoverdi salutano comunque a testa alta la categoria, dopo cinque stagioni ininterrotte di serie D, dimostrando di voler onorare fino in fondo la competizione.
A Campobasso, nel mitico stadio Romagnoli che ospitò anche la Juve di Platini, i fidardensi passano in vantaggio nel primo tempo con un rigore procurato e realizzato da Calabrese, per poi farsi raggiungere sulla parità poco prima dell’intervallo grazie a un altro rigore (dubbio) trasformato da Musetti.
Nella ripresa, però, al 54’, i biancoverdi tornano ancora avanti con Caruso che indovina l’angolino alla sinistra di Sposito.
La partita viene interrotta al 62′ per una violentissima grandinata e alla ripresa dei giochi, dopo circa un quarto d’ora, il Campobasso trova l’immediato pareggio con Magri. Passano pochi minuti e i lupi si portano per la prima volta in vantaggio con Alessandro.
Il Castelfidardo non ci sta e nel finale, a sorpresa, prima raggiunge il 3-3 con Calabrese all’85′ e poi ribalta il risultato al 90’ con Diouf che pesca il jolly dalla distanza.

I fidardensi sono ora attesi dal turno infrasettimanale casalingo di giovedì 18 aprile contro la Vastese, che anticipa la suggestiva trasferta di Cesena. La squadra di mister Vadacca punta ovviamente a terminare il campionato a testa alta, per poi chiarire la programmazione futura e magari, perché no, sperare in un ripescaggio in serie D.

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