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Ascoli, nuova sconfitta a Venezia. Buona comunque la prestazione

Trasferta amara per i bianconeri al “Penzo” con una classifica che si fa sempre più complicata. Dionigi porta a casa però una discreta prova, con una squadra che sta continuando a crescere

L'attaccante dell'Ascoli Gianluca Scamacca, andato a segno a Venezia

VENEZIA – Dopo due sconfitte consecutive nella ripresa del torneo, l’Ascoli era atteso a Venezia per un altro match importantissimo in chiave salvezza. La società inoltre, ha voluto dare anche la scossa esonerando Abascal, sostituendolo con il nuovo arrivato Dionigi. Purtroppo è arrivata una nuova sconfitta, la terza consecutiva, la quarta se si conta anche l’ultima gara con l’Entella prima del lockdown che non fa che peggiorare la posizione di classifica dei bianconeri, ora a soli 2 punti dalla retrocessione diretta. Le uniche note liete arrivano da una prestazione che è stata comunque positiva rispetto alle due precedenti, evidenziando un miglioramento atletico, del gioco, della voglia e dell’agonismo, essenziali per una squadra che vuol salvarsi. La squadra ha lottato sino alla fine, è andata in gol con Scamacca, giunto al suo ottavo centro personale, ha preso due pali, che ancora gridano giustizia ed ha fallito un’occasione d’oro con Ninkovic. Brucia però una rete presa dopo soli 8 minuti, che ha messo subito in difficoltà una squadra che doveva entrare in campo con il coltello tra i denti, senza sbagliare niente, e che si è trovata invece subito costretta ad inseguire. Inoltre, la squadra continua a prendere gol, sono 6 quelli incassati nelle ultime tre gare, con una media di 2 reti a partita. Pe Dionigi ci sarà da lavorare soprattutto sull’aspetto difensivo.

Questo il tabellino della gara del “Penzo”:

VENEZIA-ASCOLI 2-1

VENEZIA (4-3-1-2): Lezzerini; Fiordaliso, Casale, Ceccaroni, Molinaro; Vacca (59′ Caligara), Fiordilino, Maleh  (76′ Lollo); Aramu (27′ Firenze); Longo (76′ Modolo), Capello (59′ Zigoni). A disposizione: Pomini, Bertinato, Lakicevic, Marino, Riccardi, Zuculini, Montalto. Allenatore: Dionisi
ASCOLI (3-4-2-1): Leali; Gravillon, Brosco, Ranieri; Andreoni, Cavion (78′ Costa Pinto), Brlek (68′ Eramo), Sernicola (68′ Padoin); Morosini (78′ Trotta), Ninkovic (59′ Troiano); Scamacca. A disposizione: Marchegiani, Novi, Ferigra, Valentini, De Alcantara, Petrucci, Matos. Allenatore: Dionigi 5.5

Arbitro: Forneau di Roma 1

Reti: 8′ Aramu, 24′ Scamacca, 66′ Firenze

Mister Davide Dionigi porta a casa la prestazione, ma non può essere certo contento per il risultato:«È una sconfitta che brucia, due pali interni, quattro palle gol, per 70’ si è visto l’Ascoli in campo, ma torniamo a casa con un pugno di mosche. Penso che il pareggio ci sarebbe stato stretto. La squadra ha retto per tutto il tempo, ha fatto una pressione alta ed ha avuto l’atteggiamento giusto. Ho avuto risposte importanti dal punto di vista motivazionale, dopo solo due giorni di lavoro non avrei potuto chiedere di più. E’ stata una partita maschia, forse un po’ indirizzata dall’arbitraggio in favore dell’avversario. Spero che i ragazzi siano ancora più arrabbiati, sconfitte come quella di stasera possono essere maggiormente di stimolo per fare meglio. E’ un peccato tornare in campo già lunedì, perché mi sarebbe piaciuto lavorare con loro una settimana intera».

Ora per i bianconeri infatti, neanche il tempo di rifiatare perché lunedì si torna subito in campo al “Del Duca”, alle 21, con la seconda della classe, il Crotone, certo non il miglior avversario in questo delicatissimo momento, in una gara in cui non si può più sbagliare. I bianconeri saranno privi inoltre di una pedina importante come Cavion, squalificato.

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